Usa, Donald Trump vince le primarie repubblicane in South Carolina ma la sfidante Nikki Haley non si ritira
L’ex presidente ha sconfitta in casa l'ex governatrice dello Stato, che qui non aveva mai perso un'elezione
Donald Trump ha vinto le primarie repubblicane anche in Carolina del Sud, sconfiggendo la sfidante ed ex governatrice dello Stato, Nikki Haley, che però non intende ritirarsi. Così, dopo aver già vinto in Iowa, New Hampshire e Nevada, l’ex presidente è sempre più vicino alla nomination per le elezioni presidenziali di novembre.
Trump, sin dall’inizio favorito in tutti i sondaggi nello Stato dove Haley non aveva mai perso prima, ha ottenuto quasi il 60 per cento delle preferenze contro il 39% della sua ex ambasciatrice alle Nazioni Unite.
“Non c’è mai stato uno spirito come questo e voglio dirlo”, ha esordito l’ex presidente salutando la folla radunata nella città di Columbia per festeggiare la vittoria. “Non ho mai visto il Partito Repubblicano così unito”. A novembre “guarderò dritto negli occhi di Joe Biden e gli dirò: sei licenziato”, ha aggiunto Trump, riferendosi al celebre slogan del suo programma tv “The apprentice”. Nel suo discorso però non ha mai nominato la sua sfidante, nemmeno per chiederle di abbandonare la corsa.
Ma Haley ha già fatto sapere che non intende rinunciare, anche se questa è la sua prima sconfitta elettorale nel suo Stato d’origine, dove ha ottenuto tre mandati alla Camera dello Stato ed è stata eletta due volte governatrice nel 2010 e nel 2014.
Nel suo discorso tenuto a Charleston, l’ex ambasciatrice si è congratulata con Trump ma ha detto che continuerà a combattere. “So che il 40 per cento non è il 50 per cento. Ma so anche che il 40 per cento non è un gruppo così piccolo”, ha detto Haley. “Ci sono un gran numero di elettori alle nostre primarie repubblicane che vogliono un’alternativa”.
Eppure la vittoria di Trump sembra decisiva, almeno per i precedenti “storici”: con la sola eccezione di Newt Gingrich nel 2012, dal 1980 tutti i vincitori delle primarie presidenziali repubblicane in Carolina del Sud hanno poi ottenuto la nomination del Grand Old Party.
Bisognerà comunque attendere il “Super Tuesday” del 5 marzo dove si voterà contemporaneamente in Alabama, Alaska, Arkansas, California, Colorado, Maine, Massachusetts, Minnesota, North Carolina, Oklahoma, Tennessee, Texas, Utah, Vermont, Virginia e Samoa americane. Tutti i sondaggi però dicono che l’ex presidente sarà investito della nomination repubblicana alla convention prevista a Milwaukee, in Wisconsin, dal 15 al 18 luglio.