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Usa e Russia: la potenza di fuoco dei due eserciti messa a confronto

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Usa e Russia: la potenza di fuoco dei due eserciti messa a confronto

Con l’invasione di Vladimir Putin in Ucraina e le recenti dichiarazioni del presidente Biden, le tensioni tra Russia e Stati Uniti hanno raggiunto un apice che non si vedeva dai tempi della Guerra Fredda. Ai comandanti Nato è stata conferita la facoltà di spiegare le forze “ovunque necessario” a seguito delle azioni della Russia. Ma qual è il metro di paragone tra l’esercito russo e quello statunitense? Il sito di analisi militare Forces.net ha analizzato il bilancio militare annuale 2022 stilato dall’International Institute for Strategic Studies (IISS), per stabilire un confronto realistico tra le due forze. (I dati elencati non tengono conto dei mezzi militari russi distrutti dall’inizio dell’invasione in Ucraina -ndr)

Quadro generale

Stando ai dati dell’IISS, il bilancio per la Difesa della Russia si è attestato a 62,2 miliardi di dollari nel 2020, rispetto ai 715 miliardi spesi dagli Stati Uniti lo stesso anno – oltre dieci volte superiore a quello di Mosca. Per quanto riguarda invece il personale attivo, la differenza si assottiglia con 1.395,350 unità a disposizione di Washington e 900mila per la Federazione russa, mentre per il personale di riserva la Russia conta 2 milioni di uomini rispetto agli 843.450mila degli Stati Uniti.

Forza aerea

Il confronto tra le due potenze si fa più serrato nel dominio dei cieli. Prima dell’invasione, la Russia poteva contare su 1.172 velivoli pronti a combattere rispetto ai 1.574 degli USA, con 76 bombardieri russi contro 66 americani. Per quanto riguarda gli elicotteri d’attacco, l’IISS stima che la Russia disponga approssimativamente di 399 mezzi, contro i 740 del Pentagono. Gli Stati Uniti si distinguono invece per i recenti  investimenti nella tecnologia dei droni, potendo fare affidamento su 416 aeromobili a pilotaggio remoto contro gli appena 50 dell’esercito russo.

Forze terrestri

Anche qui, la differenza fra le capacità di combattimento delle due forze è marginale. Il Cremlino può contare su 5.180 veicoli da combattimento di fanteria contro i 2.931 degli USA, mentre per i carri armati la Russia ha oltre 2.927 mezzi contro i 2.645 dei loro rivali. Per quanto riguarda l’artiglieria, i russi hanno oltre 4.894 ordigni balistici, contro i 5.123 degli americani.

Potenza marittima

La Federazione russa ha 11 sottomarini a propulsione nucleare, gli Stati Uniti 14. Le due potenze hanno rispettivamente a disposizione 38 e 51 sottomarini equipaggiati con missili, mentre le portaerei americane (11) sono dieci volte superiori in numero a quelle russe (soltanto una). Per ciò che riguarda nel complesso incrociatori, cacciatorpedinieri e fregate corazzate, la Russia ha una flotta di 31 imbarcazioni contro le 113 degli Stati Uniti. Infine, Mosca può contare su 49 navi anfibie contro le 31 di Washington.

Operazioni speciali

Il United States Special Operations Command (USSOCOM) è incaricato di sovrintendere le operazioni e le attività speciali globali, riunendo in sé una fitta rete di comandi d’élite dell’esercito – dalla Marina, al corpo dei Marines all’aviazione degli Stati Uniti. Secondo il rapporto dell’IISS, l’USSOCOM ha 65.800 unità di personale. Le operazioni di ricognizione, salvataggio e recupero degli ostaggi, di contrasto alle armi di distruzione di massa e di antiterrorismo rientrano tutte sotto la supervisione della missione USSOCOM.

Le Forze dedicate alle Operazioni Speciali della Russia contano invece 1.000 uomini secondo l’istituto, ma il Paese ha un numero unità di forze speciali non specificato anche nelle truppe d’aria, di fanteria navale (marines) e nelle forze aviotrasportate. Gli Spetsnaz, gli operatori militari speciali russi, sono presenti in ciascuno dei cinque distretti militari russi – ovvero la struttura della Difesa che suddivide per giurisdizioni militari l’enorme massa terrestre del Paese.

Sicurezza cibernetica e Spazio

Il Cyber Command degli Stati Uniti è guidato dalla National Security Agency e include 133 squadre dedicate alle missioni cibernetiche, similmente all’approccio ‘preventivo’ adottato dalla National Cyber Force nel Regno Unito. La Russia considera il cyberspazio come uno spazio protetto dalle sue forze armate, nonostante nella catena di comando subentrino spesso entità civili.

Creata nel 2019, la forza spaziale statunitense ha reclutato attualmente 6.400 unità di personale. Secondo il rapporto dell’IISS però, “lo sviluppo di capacità e di contromisure procede speditamente” per la nuova forza, dopo che “i rivali hanno dimostrato di possedere capacità anti-satellitari e di controllo dello spazio”.

Ciò comporta una seconda priorità per gli Stati Uniti, prosegue il rapporto: “cambiare l’architettura spaziale degli USA in modo che sia contemporaneamente difendibile pur restando accessibile agli alleati e ai partner commerciali”. Gli USA “organizzano, addestrano ed equipaggiano le proprie forze” con l’obiettivo si proteggere l’interesse spaziale degli Stati Uniti e dei suoi alleati, oltre a fornire le capacità spaziali per unificare i comandi combattenti.

Stati Uniti e Russia possiedono entrambe mezzi di intelligence, sorveglianza, e attrezzature da ricognizione nello Spazio, con la sola differenza che il Comando Spaziale Russo affitta la tecnologia radar dagli stati vicini. Entrambi i Paesi dispongono di apparecchiature di comunicazione satellitari, anche se gli Stati Uniti possiedono sistemi di contro comunicazione superiori nello spazio.

Mosca e Washington stanno attualmente validando una varietà di sistemi di difesa controspaziale. Per entrambi i Paesi, la corsa all’armamento spaziale continua.

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