Caso George Floyd, ultime notizie. Trump attacca Cuomo: “Colpa sua se la feccia ha saccheggiato New York”
Usa, proteste per la morte di George Floyd: ultime notizie
NEWS PROTESTE USA – Da una settimana ormai negli Usa vanno avanti le proteste per la morte di George Floyd, il 46enne afroamericano deceduto in circostanze sospette durante un controllo di polizia lo scorso 25 maggio a Minneapolis. In 42 città stato imposto il coprifuoco. Il bilancio degli scontri finora è di 8 morti, centinaia di feriti e circa migliaia di arresti. Di seguito le ultime notizie aggiornate in tempo reale.
Trump accusa Cuomo: “Colpa sua se New York fatta a pezzi dalla feccia” – Li accusa di essere responsabili dei saccheggi di New York, e arriva a dare al fratello del governatore, un giornalista della Cnn, del mafioso italiano. “Ieri è stata una giornata negativa per i fratelli Cuomo. New York ha perso di fronte ai saccheggiatori, alla sinistra radicale e a tutte le altre forme di feccia”. Lo twitta Donald Trump riferendosi a Andrew Cuomo, governatore di New York, e a suo fratello, il giornalista Cnn Chris Cuomo. “Il governatore ha rifiutato la Guardia nazionale e la città di New York è stata fatta a pezzi. Allo stesso tempo i rating” tv “di Fredo calano del 50 per cento”, aggiunge Trump, tornando a chiamare Chris Cuomo ‘Fredo’ e associandolo quindi a ‘Fredo’ Corleone del Padrino.
Mobilitati 20 mila membri Guardia Nazionale in 28 stati – Sono più di 20 mila i membri della Guardia Nazionale mobilitati in 28 stati Usa per le proteste per la morte dell’afroamericano George Floyd. Lo riferisce la Cnn citando il Dipartimento di Difesa.
Le camionette dell’esercito entrano nella Casa Bianca su ordine di Trump – Le camionette dell’esercito statunitense hanno fatto ingresso nella Casa Bianca per proteggerla dagli scontri che infiammano anche Washington. “Ho lavorato alla Casa Bianca, e non ho mai visto nulla come questo. Non mi sembra nemmeno di essere in America. Questa sembra una scena dalla Cina di Tienanmen Square, nel 1989″, scrive sconvolto un utente su Twitter condividendo il video delle camionette che fanno il loro ingresso nella Casa Bianca mentre in sottofondo risuonano le sirene delle ambulanze e della polizia.
Noam Chomsky: “L’America fondata sulla schiavitù, i neri repressi da 400 anni” – La morte di George Floyd ha riacceso il dibattito sull’odio razziale negli Usa. Secondo il professor Noam Chomsky, tra i massimi esperti mondiali di politica e società americana, “dietro la violenza che stiamo vedendo scoppiare ora negli Usa ci sono 400 anni di brutale repressione. Il più violento sistema di schiavismo della storia, che ha costituito la base della crescita economica e della prosperità degli Stati Uniti”.
A Washington lacrimogeni sui manifestanti per aprire la strada a Trump – Washington nonostante il coprifuoco lunedì 1 giugno centinaia di persone hanno continuato a manifestare circondate dalla polizia e colpite con spray urticanti e dove sono entrati in azione anche elicotteri militari. Nelle foto, si vede Trump camminare circondato da decine di agenti in assetto anti-sommossa: gli stessi che pochi minuti prima avevano sgomberato con la forza e i lacrimogeni i manifestanti. (Qui la notizia completa).
Saccheggi a New York dopo il discorso di Trump –Al tramonto è cominciato il sacco di New York. I quartieri più celebri di Manhattan, ancora chiusi per il lockdown, sono presi d’assalto, vandalizzati e depredati dalle razzie. Dal Village fino alla Quinta Avenue, dopo le manifestazioni di protesta è partito l’assalto alle vetrine. Tre ore prima che scattasse il coprifuoco appena decretato dal governatore Andrew Cuomo – misura eccezionale e rarissima in questa città – la razzia era già in corso.
Trump mobilita esercito contro manifestanti – Il presidente mobilita l’esercito “e tutte le risorse federali disponibili” contro i manifestanti “per risolvere velocemente” il problema delle proteste per la morte di George Floyd, l’afroamericano ucciso da un agente di polizia a Minneapolis. Lo ha annunciato Trump parlando dalla Casa Bianca.
Due morti e diversi feriti negli scontri a Chicago – Due persone sono rimaste uccise durante i disordini a Cicero, periferia ovest di Chicago, scoppiati nell’ambito delle proteste per la morte dell’afroamericano George Floyd. Lo ha reso noto la polizia locale, come riporta il Chicago Tribune, riferendo anche di 60 arresti. I disordini sono iniziati dopo il saccheggio di diverse attività commerciali. Numerosi anche i feriti, secondo la polizia.
Fissato il funerale di George Floyd: sarà il 9 giugno a Houston – Si svolgerà il prossimo 9 giugno a Houston, in Texas, la cerimonia funebre per George Floyd. Il 4 giugno ci sarà invece un memoriale a Minneapolis, dove l’uomo viveva quando è stato ucciso (mentre la sua famiglia risiede in Texas). Un secondo memoriale è previsto nella Carolina del Nord, dove George Floyd è nato.
L’autopsia indipendente della famiglia: “Floyd morto soffocato” – George Floyd è “morto per asfissia dovuta a compressione del collo e della schiena”. È quanto emerge dall’autopsia indipendente che la famiglia del 46enne ha fatto eseguire sul corpo dell’uomo, morto una settimana fa a Minneapolis durante un controllo di polizia. Il risultato è stato reso noto dai legali della famiglia della vittima. Qui maggiori dettagli.
Proteste in Usa, quei poliziotti che si uniscono ai manifestanti – Le manifestazioni di protesta per la morte di George Floyd non sono in tutti i casi violente. Non mancano dimostrazioni totalmente pacifiche. E intanto si segnalano diversi casi di poliziotti che si uniscono ai manifestanti. Qui l’articolo completo e alcuni video.
Morte di George Floyd, il poliziotto incriminato comparirà davanti al giudice l’8 giugno – L’ex agente di polizia del Minnesota, Derek Chauvin, incriminato per la morte di George Floyd, comparirà davanti al giudice l’8 giugno. Lo riporta la Cnn che cita documenti del tribunale. Inizialmente era previsto che Chauvin comparisse in tribunale per un’audizione oggi, ma l’udienza è stata rinviata. Per l’ex poliziotto l’accusa è di omicidio preterintenzionale per aver soffocato il 46enne afroamericano, bloccandolo con il ginocchio sul collo per 9 minuti. I famigliari di Floyd chiedono invece che l’incriminazione sia per omicidio volontario e premeditato, in quanto l’agente conosceva la vittima.
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