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Usa: Kamala Harris ha scelto il governatore del Minnesota, Tim Walz, come suo vice alle presidenziali. Ecco chi è

Immagine di copertina
Credit: Office of Minnesota Governor

La vicepresidente degli Stati Uniti e candidata democratica alle presidenziali, Kamala Harris, ha scelto il governatore del Minnesota, Tim Walz, come suo vice alle elezioni del prossimo 5 novembre. “Come governatore, allenatore, insegnante e veterano, ha dato il massimo per famiglie lavoratrici come la sua. È fantastico averlo in squadra”, ha scritto Harris su X. “È un onore immenso unirmi a Kamala Harris in questa campagna. Ci sto”, ha risposto Walz sempre su X. “La vicepresidente Harris ci sta mostrando la politica di ciò che è possibile. Mi ricorda un po’ il primo giorno di scuola. Quindi, diamoci da fare”.

Veterano della Guardia nazionale, ex insegnante e allenatore di football di liceo, attualmente il 60enne è al suo secondo mandato come governatore del Minnesota, che guida dal 2018, e dall’anno scorso presiede la Democratic Governors Association. In precedenza era stato per 12 anni deputato alla Camera dei rappresentanti degli Stati Uniti, venendo più volte rieletto in un distretto tradizionalmente repubblicano a partire dal 2006.

Considerato un alleato affidabile, energico e dalla retorica graffiante, Tim Walz è stato tra i primi ad appoggiare Kamala Harris come candidata dei democratici alle presidenziali dopo la rinuncia di Joe Biden a un secondo mandato, nonostante la sua strenua difesa del presidente dopo il suo primo disastroso dibattito contro Donald Trump.

Da allora il governatore del Minnesota si è distinto per la capacità oratoria e gli attacchi agli avversari repubblicani, definendo il ticket composto da Trump e dal senatore dell’Ohio, JD Vance, un duo di “strani tizi”, un’affermazione diventata un meme virale tra i democratici.

La scelta di Tim Walz però testimonia soprattutto l’attenzione di Kamala Harris per gli Stati del cosiddetto “muro blu” del Midwest, il cuore dell’America abitato per lo più da elettori bianchi delle zone rurali, che un paladino della politica progressista e schietto oratore come il governatore del Minnesota dovrebbe aiutarla idealmente a conquistare. Anche grazie a una retorica molto colorita.

Durante una recente raccolta fondi intitolata “White Dudes for Harris” (letteralmente: “tizi bianchi per Harris”), Tim Walz ha attaccato direttamente l’ex presidente Donald Trump. “Quante volte in 100 giorni riesci a cambiare la traiettoria del mondo? Quante volte in 100 giorni riesci a fare qualcosa che avrà un impatto sulle generazioni future?”, si è chiesto il governatore del Minnesota ricordando il percorso che ha portato i democratici a cambiare candidato in corsa, scommettendo sulla vicepresidente. “E quante volte al mondo puoi dire di aver dato una sveglia a quel bastardo, sapendo che una donna nera lo aveva preso a calci nel culo?!”.

Le origini e la famiglia Walz
Timothy James Walz è nato il 6 aprile del 1964 a West Point, in Nebraska, ma è cresciuto insieme ai suoi tre fratelli e sorelle prima a Valentine e poi a Butte, dove suo padre morì di cancro ai polmoni prima dei suoi 20 anni. “Sono cresciuto in una piccola città di 400 persone”, ha ricordato una volta durante un comizio. “Eravamo 24 bambini in classe, di cui 12 cugini”.

Un tratto biografico in comune con il vice di Donald Trump, JD Vance, recentemente attaccato proprio da Walz in merito alle presunte richieste degli abitanti del Midwest, che secondo i repubblicani sarebbero incarnate proprio dal senatore dell’Ohio. “C’è una regola d’oro in una piccola città, per quelli di voi che non lo sono: fatti i cazzi tuoi”, ha detto Walz a fine luglio durante una raccolta fondi. “Non abbiamo bisogno di loro. Non so chi stia chiedendo questa roba folle che (i repubblicani, ndr) stanno spingendo. Chi sta chiedendo di vietare il controllo delle nascite? Chi sta chiedendo di aumentare il prezzo dell’insulina?”.

Arruolatosi a soli 17 anni, nel 1981, nella Guardia Nazionale, Tim Walz ha servito per circa 24 anni come militare. Dopo il diploma, nel 1989 si è laureato in scienze sociali al Chadron State College del Nebraska per poi prendere un master in leadership didattica nel 2001 alla Minnesota State University di Mankato.

All’inizio degli anni Novanta ha insegnato per un anno in Cina per l’ong WorldTeach. Una volta rientrato negli Usa ha accettato un lavoro come docente di liceo ad Alliance, in Nebraska, dove ha conosciuto la futura moglie Gwen, sposata nel 1994 e con cui si trasferirà due anni dopo proprio a Mankato, in Minnesota, stato d’origine della madre dei suoi due figli.

Proprio la storia familiare rappresenta uno dei tratti più particolari di Tim Walz, a causa dei problemi di infertilità incontrati dalla coppia. “Il nome della mia figlia maggiore è Hope. Questo perché mia moglie ha trascorso sette anni provando a restare incinta. Ma alla fine abbiamo avuto bisogno dei trattamenti per la fertilità, cose come la fecondazione in vitro, cose che (i repubblicani, ndr) proibirebbero”, ha dichiarato Walz in un recente comizio per Kamala Harris. “Questi ragazzi sono contro la libertà”.

Da deputato centrista…
Eppure, in più di un decennio da deputato al Congresso, Tim Walz ha interpretato spesso il ruolo del politico centrista. Pur sostenendo il matrimonio tra persone dello stesso sesso e il diritto all’aborto, ha assunto posizioni relativamente più conservatrici sulle armi, il che gli assicurato un iniziale favore da parte della National Rifle Association, la principale lobby del settore. Un appoggio che però Walz ha perso poco dopo essere stato eletto governatore del Minnesota, quando ha favorito una serie di limitazioni sulle armi in nome della sicurezza.

“Penso che fosse un solido deputato democratico della Camera con qualche tocco di novità: si concentrava sull’agricoltura, sugli agricoltori e sulle aree rurali”, ha detto di lui alla Cnn lo stratega democratico Jeff Blodgett, collaboratore di lunga data del defunto senatore Paul Wellstone. “Penso che volesse proteggere i fucili e cose di quel genere come membro ‘rurale’ del Congresso”.

Questo gli ha garantito per ben sei volte (2006, 2008, 2010, 2012, 2014 e 2016) la vittoria del suo seggio nel primo distretto del Minnesota, tradizionalmente repubblicano, con un consenso quasi sempre (cinque volte su sei) superiore al 50 per cento. Un successo che nel 2018 gli ha permesso di vincere prima la corsa alle primarie per il candidato governatore del Democratic–Farmer–Labor Party, com’è conosciuto il partito democratico in Minnesota, e poi le elezioni per lo scranno più alto dello Stato, conquistato con oltre il 53,8 per cento dei voti. Un trionfo confermato quattro anni dopo con una percentuale superiore al 52 per cento.

…a governatore progressista
Come governatore, a Saint Paul ha dimostrato tutta la sua abilità politica. Durante il suo primo mandato infatti, Tim Walz ha dovuto fare i conti con una maggioranza risicata del parlamento bicamerale dello Stato. Ma le sue riforme e il consenso elettorale consolidato dal Democratic-Farmer-Labor Party con la sua rielezione nel 2022, ha permesso ai democratici di conquistare il controllo sia della Camera che del Senato locali, consentendogli di approvare una serie di nuovi provvedimenti, risultati molto popolari.

In primis, Tim Walz ha dato il via a una serie di programmi di assistenza sociale, come mense gratuite per gli studenti delle scuole pubbliche, un maggiore accesso al ​​programma federale sanitario Medicaid, ulteriori tutele per i lavoratori riuniti in sindacato e un più lungo congedo familiare retribuito per motivi medici. Ma non solo.

I democratici del Minnesota hanno anche approvato una legge a tutela del diritto all’aborto, legalizzato la marijuana, ratificato nuove norme che limitano il diritto a portare armi e aumentato le tutele dei diritti delle persone transgender. Un programma elogiato in primis dall’ex presidente Barack Obama che nel maggio dell’anno scorso twittò: “Se avete bisogno di ricordare che le elezioni hanno delle conseguenze, date un’occhiata a cosa sta succedendo in Minnesota”.

“Non c’è un posto come il Minnesota in questo momento”, gli ha fatto eco proprio Walz nel suo ultimo discorso sullo stato dell’Unione. “Insieme, non stiamo solo mostrando alla gente del Minnesota di cosa siamo capaci in termini di mantenimento delle nostre promesse. Stiamo mostrando all’intero popolo americano la promessa contenuta in quella visione progressista appoggiata da così tante persone”. Una promessa che ora si impegna a mantenere come candidato vicepresidente di Kamala Harris.

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