Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 22:38
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Home » Esteri

“Dopo l’assalto a Capitol Hill i militari tolsero a Trump l’accesso alle armi nucleari”

Immagine di copertina

Usa, dopo il 6 gennaio i militari tolsero a Trump l’accesso alle armi nucleari

I militari Usa, terrorizzati dall’idea che Donald Trump potesse lanciare un attacco contro la Cina dopo la sconfitta elettorale, tolsero l’accesso alle armi nucleari al presidente uscente: lo rivela Peril, il nuovo libro che il giornalista del Washington Post Bob Woodward, autore negli anni Settanta insieme a Carl Bernstein dell’inchiesta sullo scandalo Watergate, ha scritto sempre con un collega dell’autorevole quotidiano, Robert Costa.

Il volume, in uscita negli States il 21 settembre, ma in parte anticipato dalla Cnn, ripercorre gli ultimi giorni di Donald Trump alla Casa Bianca.

Secondo il libro, il generale Mark Milley, capo dello Stato Maggiore Unificato, in un paio di occasioni, il 30 ottobre, 4 giorni prima delle elezioni presidenziali, e l’8 gennaio, due giorni dopo l’assalto a Capitol Hill, chiamò segretamente il suo collega cinese, il generale Li Zuocheng, per rassicurarlo sul fatto che gli Usa non avessero nessuna intenzione di attaccare militarmente la Cina.

Milley, inoltre, sempre l’8 gennaio decise autonomamente di limitare la possibilità che Trump ordinasse un attacco. Dopo l’assedio al Congresso Usa, infatti, il militare si era convinto che il presidente uscente fosse “in preda a un grave declino mentale seguito alle elezioni”.

Il generale, dunque, sempre secondo quanto svela il volume, revisionò le procedure delle azioni militari, incluso il lancio di armi nucleari, avvertendo gli alti ufficiali di prendere ordini solo ed esclusivamente da lui.

Ti potrebbe interessare
Esteri / Trump parla al Forum di Davos: “Il Green New Deal è un imbroglio. La guerra in Ucraina deve finire, incontrerò Putin. L’Ue? Ci tratta male”
Ambiente / È uscito il nuovo numero di The Post Internazionale. Da oggi potete acquistare la copia digitale
Esteri / La democrazia muore nelle tenebre delle oligarchie (di Giulio Gambino)
Ti potrebbe interessare
Esteri / Trump parla al Forum di Davos: “Il Green New Deal è un imbroglio. La guerra in Ucraina deve finire, incontrerò Putin. L’Ue? Ci tratta male”
Ambiente / È uscito il nuovo numero di The Post Internazionale. Da oggi potete acquistare la copia digitale
Esteri / La democrazia muore nelle tenebre delle oligarchie (di Giulio Gambino)
Esteri / Il Parlamento europeo condanna la disinformazione russa usata per giustificare la guerra in Ucraina
Esteri / Elon Musk critica il piano Stargate di Donald Trump sull’intelligenza artificiale: “Non hanno i soldi”
Economia / John Elkann incontra Trump: Stellantis annuncia investimenti negli Usa
Esteri / Gaza, al-Jazeera: "2 morti in un raid dell'artiglieria di Israele a Rafah". Libano, Hezbollah: "Israele si ritiri entro domenica"
Esteri / Trump cancella i voli dei rifugiati ammessi negli Usa e minaccia chi ostacola la stretta sull'immigrazione
Esteri / Usa, Trump minaccia di “riprendersi” il Canale: Panama si rivolge all’Onu
Esteri / Germania, un uomo accoltella 4 persone in Baviera: uccisi un 41enne e un bambino di due anni