Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 12:31
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Esteri

Usa, si dimette anche il segretario degli Interni Ryan Zinke

Immagine di copertina
Credit: Getty Images

Di recente Zinke era finito al centro di una serie di inchieste federali per i suoi viaggi, l'attività politica e i potenziali conflitti di interesse

Il segretario degli Interni degli Stati Uniti Ryan Zinke ha annunciato che lascerà il suo incarico alla fine del 2018, secondo quanto riferito dal presidente Donald Trump.

In un tweet, l’inquilino della Casa Bianca ha ringraziato Zinke per il servizio reso alla sua Amministrazione, spiegando che “ha raggiunto grandi risultati durante il suo mandato”. Il presidente ha anche annunciato che presto verrà reso noto il nome del nuovo segretario degli Interni.

Ryan Zinke è un ex Navy Seal ed ex membro del Congresso del Montana. Di recente era finito al centro di una serie di inchieste federali per i suoi viaggi, l’attività politica e i potenziali conflitti di interesse.

L’ex segretario degli Interni ha gestito 500 milioni di acri di suolo pubblico e l’assegnazione delle licenze per l’estrazione di carbone, petrolio e gas ed era finito nel mirino dei Democratici.

Il Repubblicano si era fatto subito notare: il giorno del suo insediamento era andato in ufficio a cavallo, arrivando al dicastero con jeans e cappello da cowboy, scortato da polizia anch’essa a cavallo.

Le dimissioni di Zinke sono solo le ultime in ordine temporale. Prima di lui, anche il capo di Gabinetto della Casa Bianca, John Kelly: i rapporti tra il generale dei Marine in pensione e il taycoon erano ormai deteriorati.

Subito dopo le elezioni di metà mandato, a presentare le sue dimissioni era stato il ministro della Giustizia Jeff Sessions.

Il suo incarico è stato affidato il 7 dicembre da William Barr, che aveva già ricoperto lo stesso incarico negli anni Novanta. Noto avvocato conservatore, Barr ha ricoperto il ruolo di ministro della Difesa sotto il presidente George H W. Bush dal 1991 al 1993.

A metà novembre era stata invece la volta di Mira Ricardel, braccio destro del consigliere per la sicurezza nazionale della Casa Bianca, John Bolton.

Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha ceduto alla pressioni della moglie Melania e ha allontanato la fedele collaboratrice di Bolton, in carica da sette mesi.

Ti potrebbe interessare
Esteri / Francia, case editrici e scrittori fanno causa a Meta per violazioni del copyright
Esteri / L'Europarlamento approva la risoluzione sul piano di riarmo europeo
Esteri / La Casa Bianca diventa uno showroom: Trump compra una Tesla per sostenere Elon Musk
Ti potrebbe interessare
Esteri / Francia, case editrici e scrittori fanno causa a Meta per violazioni del copyright
Esteri / L'Europarlamento approva la risoluzione sul piano di riarmo europeo
Esteri / La Casa Bianca diventa uno showroom: Trump compra una Tesla per sostenere Elon Musk
Esteri / L’Ucraina accetta la proposta di cessate il fuoco degli Usa: “Ora tocca alla Russia”
Esteri / Trump contro il Canada: "Distruggerò la vostra industria dell'auto". E torna a minacciare l'annessione
Esteri / Filippine: ex presidente Rodrigo Duterte arrestato per crimini contro l’umanità
Esteri / Ucraina: Zelensky incontra una delegazione Usa in Arabia Saudita. Kiev bombarda la Russia: 1 morto a Mosca
Esteri / Canada: Mark Carney sarà il nuovo premier al posto di Justin Trudeau. Ecco chi è l'anti-Trump
Esteri / Siria, Osservatorio: “Quasi 1.000 civili uccisi nei massacri delle minoranze in corso dal 6 marzo”. L’Onu: “Sterminate intere famiglie”
Esteri / Romania, il candidato di estrema destra Calin Georgescu escluso dalle presidenziali: scontri tra i suoi sostenitori e la polizia