Biden firma il decreto contro le discriminazioni per orientamento sessuale e identità di genere
L'ordine esecutivo contro le discriminazioni Lgbtq è stato definito il "più sostanziale e di ampia portata" mai emesso da un presidente degli Stati Uniti in materia
Tra i 17 ordini esecutivi emanati nel giorno del suo insediamento alla Casa Bianca, mercoledì scorso, il presidente Joe Biden ha firmato anche un provvedimento che estenderà le protezioni federali esistenti contro la discriminazione alle persone Lgbtq. Secondo Alphonso David, presidente della Human Rights Campaign, il più grande gruppo di difesa Lgbtq del paese, l’ordine esecutivo è il “più sostanziale e di ampia portata in materia di orientamento sessuale e identità di genere mai emesso da un presidente degli Stati Uniti”.
Il provvedimento dispone l’attuazione, da parte di tutte le agenzie federali statunitensi, della storica sentenza della Corte Suprema emanata nel 2020 nella causa Bostock vs. Clayton County, Georgia, che ha stabilito che le persone Lgbtq sono protette dalla discriminazione sul lavoro ai sensi del titolo VII del Civil Rights Act del 1964.
Il titolo VII non menziona esplicitamente l’orientamento sessuale o l’identità di genere tra i fattori per cui è vietata la discriminazione sul posto di lavoro, ma parla genericamente del divieto di discriminare “sulla base del sesso“. La Corte Suprema, nella sua sentenza, ha ritenuto impossibile discriminare i lavoratori Lgbtq senza tener conto del loro sesso.
A livello tecnico, la sentenza Bostock rigurada solo il titolo VII, ma come ha sottolineato il giudice Samuel Alito nel suo parere discordante, ci sono almeno altre 100 leggi federali che vietano la “discriminazione sulla base del sesso” con un linguaggio praticamente identico.
Per questo, sulla base del ragionamento della Corte suprema nella sentenza Bostock, ognuna di queste leggi dovrebbe essere letta in modo tale da tutelare anche le persone Lgbtq. Con la sua mossa, Biden obbliga le agenzie del governo federale ad allineare le loro norme e regolamenti alla sentenza.
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