Usa, aumento dei morti per overdose dopo la pandemia: 100mila vittime
Nell’ultimo anno negli Stati Uniti si è registrato un notevole aumento delle morti per overdose: tra maggio 2020 e aprile 2021 sono state più di 100.000. La Cnn ha definito il fenomeno come una “Epidemia di droga”.
I dati sono stati rilasciati dai Centri statunitensi per il controllo e la prevenzione delle malattie. È stato registrato è un aumento del numero di morti per overdose di circa il 30% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente e quasi il doppio rispetto agli ultimi cinque anni .
I principali responsabili di questo fenomeno sono gli oppioidi sintetici, soprattutto il fentanyl che è un antidolorifico 50-100 volte più potente della morfina. Questi hanno infatti provocato la maggior parte dei decessi: circa 64mila su 100mila.
Le cause
Secondo la dottoressa Nora Volkow, direttrice del National Institute on Drug Abuse, la pandemia ha giocato un ruolo centrale. “In una crisi di questa portata, coloro che già assumono droghe – ha detto la dottoressa alla Cnn – possono assumerne quantità maggiori e quelli che invece sono in via di guarigione possono ricaderci. È un fenomeno che forse avremmo potuto prevedere”.
Il traffico
L’amministratore della Drug Enforcement Administration, Anne Milgram, in una conferenza stampa della Casa Bianca ha riportato i dati sulla quantità di fentanyl detenuto illegalmente e sequestrato nell’ultimo anno negli Usa: “Il governo degli Stati Uniti ha sequestrato abbastanza fentanyl quest’anno per dare a ogni americano una dose letale, abbastanza fentanyl per uccidere 333 milioni di persone”.
Per aggirare i controlli, i farmaci detenuti illegalmente vengono spesso camuffati e spacciati come semplici pillole da prescrizione, disponibili online e venduti attraverso i social media. Bastano 2 milligrammi per provocare la morte di una persona e spesso questi oppioidi vengono tagliati con altri farmaci che ne amplificano l’effetto.