Cos’è la questione dell’uranio arricchito che sta facendo salire la tensione tra Usa e Iran
Teheran ha superato il limite delle scorte di uranio arricchito consentite dall'accordo sul nucleare, Trump: "Stanno giocando col fuoco"
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Uranio arricchito Iran | È aumentata la tensione già alta tra Iran e Usa dopo che Washington ha accusato Teheran di aver superato da tempo il limite delle scorte di uranio a basso arricchimento consentite dall’accordo sul nucleare del 2015, come confermato in seguito dall’Agenzia internazionale per l’energia atomica (Aiea).
La notizia ha provocato allarme da Turchia e Israele, storici rivali dell’Iran in Medio Oriente, oltre a un inasprimento dello scontro politico con gli Stati Uniti.
Donald Trump ha accusato Teheran di aver superato il limite che 300 chili di uranio arricchito stabilito da una delle clausole del trattato sul nucleare.
Il presidente Usa ha avvertito l’Iran di “non scherzare col fuoco”, mentre il segretario di stato americano Mike Pompeo ha fatto sapere che: “Usa e alleati non permetteranno mai all’Iran di sviluppare un’arma atomica” e che “la pressione economica e l’isolamento diplomatico su Teheran saranno intensificati”.
Si tratta del primo obbligo dell’intesa non più rispettato da Teheran, che aveva anche annunciato di voler oltrepassare la soglia massima di 130 tonnellate del suo stock di acqua pesante.
Il direttore generale dell’Aiea, l’agenzia dell’Onu che si occupa di nucleare, ha informato dell’iniziativa il Consiglio dei Governatori.
Cos’è l’uranio arricchito e cosa vuol dire che l’Iran ha superato il limite previsto dall’accordo
Uranio arricchito Iran | L’uranio arricchito al 3,76 per cento è utilizzato per produrre combustibile per reattori ma è potenzialmente utilizzabile anche per armi nucleari.
L’accordo sul nucleare raggiunto con l’Iran nel 2015 prevede un limite di 300 chili nelle scorte di uranio arricchito, ma l’intesa è venuta meno quando Donald Trump si è ritirato dal patto a maggio 2018.
La produzione di uranio arricchito è stata quindi intensificata dall’Iran probabilmente in risposta alle sanzioni sempre più stringenti degli Stati Uniti.
Uranio arricchito Iran | La replica di Teheran
Il ministro degli Esteri iraniano, Mohammad Javad Zarif, ha replicato all’accusa di Trump con un tweet in cui sostiene che l’Iran ha il “diritto di rispondere all’uscita degli Stati Uniti” dall’accordo sul nucleare.
“Ma seriamente?”, ha scritto Zarif su Twitter, pubblicando un comunicato della Casa Bianca sul superamento dei limiti di scorte di uranio a basso arricchimento consentiti dall’intesa sul nucleare, sottolineando una frase che appare incongruente e che recita: “Ci sono pochi dubbi che anche prima dell’esistenza dell’accordo l’Iran stesse violando i suoi termini”.
Zarif ha citrato inoltre un paragrafo dell’accordo che prevede meccanismi per risolvere dispute sul rispetto dell’intesa: “Appena gli europei rispetteranno le loro obbligazioni faremo marcia indietro”, ha dichiarato.
Il presidente del Parlamento di Teheran, Ali Larijani, ha dichiarato che “l’approccio contraddittorio degli Stai Uniti nei confronti delle attività nucleari dell’Iran indica la loro mancanza di comprensione della regione del Medio Oriente, e dell’Iran in particolare”.
Larijani è intervenuto durante la cerimonia di commemorazione del 31esimo anniversario dell’abbattimento di un volo civile iraniano da parte degli Usa sul Golfo Persico.
Uranio arricchito Iran | Per il presidente del Parlamento iraniano, gli Stati Uniti sono uno stato che “crea problemi nell’area internazionale e pensa di poter facilmente venire e occupare un Paese mandando quattro navi da guerra nella regione. Gli americani hanno perso contattato alcuni insignificanti stati regionali, invitandoli a formare una coalizione contro l’Iran. Ma non ci sono riusciti, perché quei Paesi sono vicini dell’Iran e sanno bene che se prendono misure contro di noi ne pagheranno il prezzo”.
“Gli Stati Uniti non capiscono neppure la fatwa del leader iraniano secondo cui le armi nucleari sono vietate dalla religione. Se capissero queste cose, molti problemi sarebbero risolti”, ha concluso Larijani.
Il comandante delle forze di terra dell’esercito di Teheran, il generale Kiomars Heydari, ha dichiarato che ogni eventuale “stupido atto di aggressione” al territorio dell’Iran riceverà una decisa risposta da parte delle forze armate, che useranno pienamente il loro equipaggiamento e le tattiche di produzione nazionale.
Il generale sostiene che la Repubblica islamica sia in grado di sconfiggere qualsiasi nemico. Una rassicurazione più volte ripetuta nelle ultime settimane, soprattutto dopo che un drone americano, che secondo Teheran si trovava nel suo spazio aereo, è stato abbattuto il mese scorso.
Uranio arricchito Iran | Le reazioni degli altri paesi: Francia, Cina e Russia
Il presidente francese Emmanuel Macron ha espresso “preoccupazione” per il superamento da parte dell’Iran del limite di uranio arricchito previsto dall’accordo sul nucleare. In una nota diffusa a Parigi, il capo dell’Eliseo invita Teheran a rientrare “immediatamente” sotto quel limite e ad “astenersi da ogni misura ulteriore che rimetta in discussione i suoi obblighi nucleari”.
Da Pechino è giunto “disappunto” per la scelta della Repubblica islamica, ma la Cina ha riconosciuto che “alla base delle tensioni c’è la massima pressione” degli Stati Uniti.
Il portavoce del ministero degli Esteri Geng Shuang ha sollecitato “tutte le parti a vedere la questione da una visione di lungo termine e complessiva, a esercitare moderazione e a confermare l’accordo sul nucleare (JCPOA) insieme in modo che non ci sia un’ulteriore escalation nell’attuale e tesa situazione”.
Uranio arricchito Iran | Per quanto riguarda la Russia, il ministro degli Esteri Serghei Lavrov ha esortato l’Iran a “mostrare autocontrollo”, “a non lasciare che le emozioni abbiano la meglio su di loro e a rispettare le disposizioni chiave dell’accordo sul nucleare nonché il suo protocollo aggiuntivo”.
“Esortiamo inoltre i nostri colleghi europei a mantenere la loro promessa e ad assicurarsi che il meccanismo INSTEX – lo strumento a sostegno degli scambi commerciali creato da Germania, Francia e Regno Unito per eludere le sanzioni statunitensi negli scambi con l’Iran – diventi veramente efficace e assicura i diritti che l’Iran ha nella cooperazione commerciale ed economica, come prescritto dalla risoluzione del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite”, ha aggiunto Lavrov.
“In caso contrario sarà molto difficile mantenere un dialogo significativo e produttivo nel preservare l’accordo”, ha affermato. “Noi faremo tutto il possibile per mantenere vivo questo importante accordo”.