È morto a 94 anni l’uomo più sporco del mondo: non si lavava dal 1954 per “paura di ammalarsi”
È morto a 94 anni l’uomo più sporco del mondo: non si lavava dal 1954
È morto all’età di 94 anni Amou Haji, conosciuto per essere l’uomo più sporco del mondo.
Eremita iraniano, Haji è deceduto la scorsa domenica 23 ottobre nel villaggio di Dejgah, nella provincia meridionale di Fars.
A dare la notizia del suo decesso è stata l’agenzia iraniana IRNA ed è stata rilanciata dal Guardian.
La figura dell’uomo è avvolta nel mistero: Amou Haji, infatti, viveva in una baracca ed era perennemente ricoperto dalla sporcizia.
L’uomo, che rifiutava beni di prima necessità offerti dagli altri abitanti del villaggio, aveva smesso di lavarsi dal 1954. Secondo alcuni la decisione era arrivata in seguito a una delusione amorosa, mentre altri sostengono che l’eremita avesse smesso di lavarsi perché convinto che l’acqua e il sapone fossero pericolosi per la salute.
In compenso, però, l’uomo più sporco del mondo era un accanito fumatore: in diverse foto, infatti, è stato immortalato mentre fumava anche cinque o sei sigarette alla volta.
Poco prima di morire, però, l’uomo aveva infranto il suo record e si era lavato, convinto dagli abitanti del villaggio in cui viveva.
Ora, il record di uomo più sporco del mondo passa all’indiano Kailash “Kalau” Singh, il quale ha dichiarato di non lavarsi da trent’anni.