Università di Harvard, si dimette la presidente Claudine Gay dopo le accuse di antisemitismo
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Claudine Gay si è dimessa da rettrice dell’università di Harvard, una delle più importanti e prestigiose negli Stati Uniti e nel mondo. Nelle ultime settimane Gay aveva subito molte pressioni affinché si dimettesse, soprattutto da alcuni politici statunitensi e dalla comunità ebraica di Harvard, che ritenevano non avesse preso posizioni abbastanza nette contro gli episodi di antisemitismo avvenuti nelle università del paese dall’inizio della guerra nella Striscia di Gaza tra Israele e il gruppo armato radicale palestinese Hamas. Le dimissioni sono arrivate anche in seguito alle accuse di plagio per il contenuto dei suoi lavori accademici.
Il suo mandato, prima donna afroamericana alla testa dell’ateneo, è stato il più breve della storia dell’università dell’Ivy League americana: sei mesi e due giorni.
A fare l’annuncio la Corporation, l’organo di governo dell’università che solo tre settimane fa aveva espresso sostegno per le dichiarazioni di Gay di fronte a una Commissione della Camera. Anche Gay dovrebbe fare una dichiarazione sulle sue dimissioni. “La retorica antisemita, quando si trasforma in comportamento di bullismo, abuso e intimidazione, è una condotta contro cui prendere azione e così noi facciamo”, aveva detto al Congresso, dopo aver spiegato che sollecitare il “genocidio degli ebrei” viola sì le regole dell’ateneo “ma dipende dal contesto”. Gay è una studiosa di scienze politiche, questioni di genere e razza.
Le dimissioni di Gay arrivano dopo quelle del rettrice dell’Università della Pennsylvania, Elizabeth Magill, che a dicembre ha annunciato il passo dopo aver partecipato alla stessa audizione a cui ha preso parte Gay. Alla domanda se “invocare il genocidio degli ebrei” fosse contrario ai codici di condotta, la rettrice aveva risposto che “non era di per sé una violenza”, scatenando le polemiche.