L’Ungheria propone la costruzione di una città per migranti in Libia per bloccare l’immigrazione
Orban, che ha indetto per il 2 ottobre un referendum contro le quote di redistribuzione dei migranti, ha suggerito che ad occuparsene debba essere il governo libico
L’Unione europea dovrebbe istituire una immensa città per migranti sulla costa libica, dove esaminare le richieste di asilo dei migranti africani prima che raggiungano l’Europa. Lo ha detto il primo ministro ungherese Viktor Orban, noto per le sue posizioni xenofobe e anti-immigrazione.
Orban, che ha indetto per il prossimo 2 ottobre un referendum contro le quote di redistribuzione dei migranti, ha suggerito che ad occuparsene debba essere il governo libico.
La Libia si trova nel caos più totale da 2011, con due governi rivali e milizie in competizione per il potere.
Orban, che ha chiuso i confini meridionali dell’Ungheria con muri, recinzioni di filo spinato e cani da guardia, ha detto che l’Ue dovrebbe riprendere il “controllo totale” delle sue frontiere esterne.
La cancelliera tedesca Angela Merkel, che è stata fortemente criticata dal primo ministro ungherese per la cosiddetta politica della “porta aperta” nei confronti dei rifugiati e dei migranti, ha detto che la soluzione era quella di negoziare piani con i paesi africani per rispedire indietro i migranti che non hanno i requisiti per l’asilo.
Ha sostenuto che è “necessario ottenere accordi con i paesi terzi, in particolare con i paesi dell’Africa, ma anche con Pakistan e Afghanistan, in modo che diventi chiaro che chi non ha diritto di rimanere in Europa debba tornare nei propri paesi”. Ha inoltre chiesto che l’Unione europea faccia di più per fermare l’immigrazione clandestina.
Più di 300.000 migranti hanno attraversato il Mediterraneo quest’anno, e 3.500 persone sono morte nella traversata finora.
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