La destra di Orbàn attacca una statua Black Lives Matter a Budapest: “Razzista, come onorare Hitler”
Ungheria, proteste contro la statua Black Lives Matter
Il governo ungherese di Victor Orbàn minaccia di abbattere una statua in onore del movimento antirazzista Black Lives Matter, che doveva essere esposta per due settimane in un quartiere periferico di Budapest. Gli autori dell’installazione avevano vinto una gara indetta dal municipio insieme ad altre sei opere, ma le autorità governative, e con loro tutti i media conservatori vicini al premier, si sono già opposti al progetto.
“Black Lives Matter è fondamentalmente un movimento razzista. Il razzista non è la persona che si oppone a una statua del movimento Black Lives Matter, ma chi la erige”; ha dichiarato il capo dello staff del primo ministro, Gergely Gulyàs. D’accordo con lui i commentatori e gli opinionisti allineati al partito di governo, che hanno paragonato il progetto all’allestimento di una statua in onore di Adolf Hitler. Altri invece si sono presi gioco dell’installazione perché a Budapest ci sono pochissime persone nere.
I promotori dell’iniziativa artistica dal canto loro hanno espresso sconcerto. “L’obiettivo del movimento Blm di lottare contro il razzismo e la brutalità della polizia è rilevante in Ungheria come altrove”, ha dichiarato la responsabile del municipio dove l’installazione doveva essere eretta, riferendosi alle discriminazioni contro migranti, omosessuali, rom e altre minoranze perpetrate dal governo di Orbàn dal 2010. Intanto lo scultore dell’opera, un’installazione di un metro che omaggia il colori del movimento Lgbt nelle sembianze della Statua della Libertà, Péter Szalay, ha fatto sapere di aver ricevuto minacce e aggressioni verbali per mail da parte di una prominente figura di estrema destra.
La statua, prodotta con una stampante 3D, è seduta in ginocchio con il pugno destro alzato e porta nella mano sinistra una tavola con l’iscrizione “Black Lives Matter”. L’autore ha aggiunto anche l’opera che non voleva essere un manifesto al movimento. “Il mio obiettivo artistico non era quello di schierarmi a favore o contro Blm, ma offrire una lettura che oscilla indecisa tra i due schieramenti”. Per le autorità di governo però potrebbe essere necessaria la censura.