Undici principi sauditi sono stati arrestati per corruzione
Tra loro anche il principe miliardario Alwaleed bin Talal, uno dei principali uomini d'affari dell'Arabia Saudita
Un nuovo organismo anti-corruzione in Arabia Saudita ha disposto l’arresto di 11 princii sauditi, quattro dei quali a capo di ministeri, e di decine di ex ministri, secondo quanto riportato dai media nazionali.
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Gli arresti sono arrivati a poche ore dalla firma del decreto reale che ha creato questo organismo, presieduto dal principe ereditario Mohammed bin Salman, il figlio 32enne del re saudita Salman.
Secondo quanto riportato dall’agenzia Reuters, tra gli arrestati c’è il principe miliardario Alwaleed bin Talal, uno dei principali uomini d’affari dell’Arabia Saudita e capo della Guardia Nazionale. Alwaleed bin Talal possiede la società di investimento Kingdom Holding.
Anche un funzionario di primo piano per la sicurezza, Miteb bin Abdullah, è stato arrestato e sostituito dal principe Khaled bin Ayyaf, che contribuisce a consolidare il potere del principe Mohammed sulla Guardia Nazionale, in precedenza guidate da un’altra parte della famiglia.
Non è chiaro quali siano le accuse nei confronti degli arrestati, ma secondo la Bbc, la mossa è probabilmente un tentativo del principe Mohammed per consolidare il suo potere mentre conduce un programma di riforme.
Il network saudita Al Arabiya ha detto che sono state aperte nuove indagini sull’alluvione della città di Gedda nel 2009 e sullo scoppio nel 2012 della sindrome respiratoria mediorientale da Coronavirus nel paese.
Il nuovo comitato anti-corruzione ha il potere di emettere mandati d’arresto e divieti d’espatrio, secondo quanto riportato dall’agenzia di stato saudita Saudi Press Agency.