Ucraina, un attentato colpisce la sede del partito di Vladimir Putin a Melitopol
Ucraina, un attentato colpisce la sede del partito di Vladimir Putin a Melitopol
Un altro attentato ha colpito la presenza russa nei territori ucraini occupati. Questa volta, il bersaglio è stato il quartier generale a Melitopol di Russia Unita, il partito di Vladimir Putin. Lo ha affermato Vladimir Rogov, esponente dell’amministrazione filorussa della regione di Zaporizhzhia, che ha parlato di un “attacco terroristico”. La sede del partito è stata colpita da due esplosioni, senza causare feriti ma solo “danni materiali”.
Nelle scorse ore il partito aveva proposto di tenere referendum per annettere i territori occupati in Ucraina. Nella proposta del suo presidente Andrei Turchak, il voto potrebbe tenersi il 4 novembre, il Giorno dell’unità nazionale in Russia. “Donetsk, Luhansk e molte altre città russe torneranno finalmente a casa. E il mondo russo, adesso diviso da confini formali, ritroverà la sua integrità”, ha scritto ieri Turchak.
Il governo di Kiev intanto ha lanciato l’attesa controffensiva nelle regioni meridionali e nordorientali del paese. Oltre a quello di Kharkiv, nel nord-est, il fronte principale aperto dalle forze ucraine è a Kherson, il primo e unico capoluogo catturato dalle forze russe dall’inizio dell’invasione il 24 febbraio scorso. In parallelo all’avanzata delle forze regolari, i centri occupati dalle forze russe o vicine a Mosca sono stati colpiti da diverse azioni negli scorsi giorni. Martedì un colonnello russo, al comando della città occupata di Berdyansk, è stato ferito a morte da un’autobomba collocata nella propria auto.