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Ucraina, la Nato annuncia l’invio di forze in Europa orientale. Il Cremlino: “L’Occidente aumenta le tensioni“

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Il segretario generale Jens Stoltenberg, il 24 gennaio 2022. Credit: EPA/STEPHANIE LECOCQ

Il Pentagono ha annunciato che 8.500 truppe sono state messe in stato di allerta per un possibile invio in Europa orientale

Ucraina, la Nato annuncia l’invio di forze in Europa orientale. Il Cremlino: “L’Occidente aumenta le tensioni”

La Nato oggi ha annunciato l’invio di navi e aerei da guerra in Europa orientale in risposta alle tensioni con la Russia, accusata di preparare un’invasione dell’Ucraina.

“Risponderemo sempre a qualsiasi deterioramento del nostro contesto di sicurezza, anche tramite il rafforzamento della nostra difesa collettiva”, ha detto oggi Jens Stoltenberg, segretario generale dell’alleanza atlantica, dopo il fallimento dei colloqui tenuti nelle scorse settimane per scongiurare un’escalation. La Russia, che negli ultimi mesi è arrivata ad ammassare oltre 106mila truppe nei pressi del confine con l’Ucraina, ha chiesto alla Nato di ritirare le proprie forze dagli ex paesi dell’Unione sovietica e di impegnarsi a non includere mai Kiev. Condizioni giudicate inaccettabili dagli Stati Uniti, che invece si dicono disposti a trattare sul dispiegamento dei missili e possibili limitazioni alla proliferazione di armi.

Oggi Stoltenberg ha dichiarato in una nota che la Nato è pronta a prendere “tutte le misure necessarie”, ipotizzando successivamente l’invio di truppe nell’area sud-orientale dell’Alleanza. “Stiamo considerando di avere anche gruppi tattici… nel Sud-est dell’alleanza”, ha detto l’ex primo ministro norvegese in una conferenza stampa.

Secondo quanto riportato dal New York Times, l’amministrazione statunitense potrebbe decidere di dispiegare fino a 5.000 truppe in Europa orientale, un contingente che potrebbe aumentare di 10 volte secondo i piani presentati dai vertici del Pentagono al presidente Joe Biden nel fine settimana. Oggi il Pentagono ha annunciato che 8.500 truppe sono state messe in stato di allerta per un possibile invio in Europa orientale. Secondo il portavoce del dipartimento della Difesa statunitense, i soldati sono “pronti in caso di necessità” anche se “nessun ordine di dispiegamento è stato dato”. Un apparente cambio di passo rispetto a quanto dichiarato da Biden la settimana scorsa, quando il presidente democratico aveva parlato di possibili “differenze” tra i paesi membri della Nato riguardo alla risposta da adottare di fronte a “un’incursione minore” della Russia in Ucraina.

“Qualsiasi invasione, qualsiasi incursione, di qualsiasi tipo, di qualsiasi dimensione, in Ucraina non sarà un affare a costo zero (…) ci saranno vittime”, ha sottolineato oggi il primo ministro britannico Boris Johnson, che ha confermato la decisione di ordinare l’evacuazione da Kiev del personale dell’ambasciata e delle famiglie dei diplomatici, come deciso anche dagli Stati Uniti. Il primo ministro britannico ha anche accusato la Russia di aver pianificato un attacco “lampo” contro la capitale ucraina, citando “cupe” informazioni di intelligence.

“Ci sono informazioni di intelligence molto chiare riguardo la presenza di 60 gruppi tattici russi ai confini dell’Ucraina, il piano per una guerra lampo che potrebbe eliminare Kiev è evidente a tutti”, ha detto Johnson, avvertendo che una possibile invasione dell’Ucraina sarebbe “dal punto di vista russo, un affare doloroso, violento e sanguinoso”.

Il Cremlino, tramite il portavoce Dmitri Peskov, ha accusato i paesi occidentali di “isteria” e di aver diffuso informazioni “intrise di bugie”. Secondo Peskov, le tensioni non stanno crescendo per responsabilità attribuibili a Mosca ma “per quello che la Nato e gli Stati Uniti stanno facendo e per le informazioni che stanno diffondendo”.

“Per quanto riguarda le azioni specifiche, vediamo le dichiarazioni dell’Alleanza nord atlantica sui rinforzi, lo spostamento di forze e risorse sul lato orientale. Tutto questo porta al fatto che le tensioni stanno crescendo”, ha detto il portavoce della presidenza russa.

Anche il capo della diplomazia europea, Josep Borrell, ha chiesto di evitare un “esaurimento nervoso” e di mantenere la calma. “Sappiamo benissimo quale sia l’entità delle minacce e il modo in cui dobbiamo reagire, e senza dubbio dobbiamo evitare reazioni allarmistiche”, ha detto l’Alto rappresentante dell’Ue per gli affari esteri e la politica di sicurezza. “Devi mantenere la calma facendo quello che va fatto ed evitare un esaurimento nervoso”.

Per stasera è in programma un colloquio tra Biden e gli alleati europei a cui prenderà parte anche il presidente del Consiglio Mario Draghi. Secondo la Casa bianca, saranno presenti in collegamento anche il presidente francese Emmanuel Macron, il primo ministro tedesco Olaf Scholz e il presidente polacco Andrzej Duda, oltre ai vertici dell’Unione Europea e della Nato.

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