Ucraina, il patriarca russo Kirill chiede una tregua per il Natale ortodosso
Ucraina, il patriarca russo Kirill chiede una tregua per il Natale ortodosso
Una tregua in Ucraina in occasione del Natale ortodosso. A chiederla è direttamente il patriarca di Mosca e di tutte le Russie, Kirill, che in un comunicato ha invitato “tutte le parti coinvolte nel conflitto” a rispettare una tregua dalle 12 del 6 gennaio alla stessa ora del giorno successivo. In questo modo i fedeli ortodossi potranno “partecipare alle funzioni religiose della vigilia e del giorno di Natale”, ha affermato il patriarca russo, considerato molto vicino a Vladimir Putin.
Il capo della chiesa ortodossa russa è stato molto criticato all’estero per il suo sostegno all’invasione dell’Ucraina, lanciata il 24 febbraio scorso, tanto da finire per alcuni mesi nell’elenco dei soggetti colpiti dalle sanzioni dell’Unione Europea. “Il patriarca non può diventare il chierichetto di Putin”, aveva detto papa Francesco lo scorso maggio.
La richiesta arriva mentre le forze ucraine avvertono di una nuova offensiva missilistica russa proprio nei giorni del Natale ortodosso. Il comando militare ucraino “Sud” ha dichiarato ieri che le forze di Mosca starebbero preparando un nuovo attacco missilistico contro le città ucraine nei prossimi giorni, invitando i cittadini a prestare “particolare attenzione”
“Si stanno preparando a un’escalation”, ha detto il segretario del consiglio di sicurezza e di difesa ucraino, Oleksii Danilov, secondo cui Mosca sta proponendo parallelamente un accordo sul modello di quelli già siglati prima dell’invasione. “Febbraio sarà decisivo per loro. Perchè le date sono importanti per loro, gli anniversari, ecc”, ha affermato Danilov all’emittente pubblica ucraina Suspilne.
L’ipotesi di un cessate il fuoco è stata discussa anche durante una conversazione telefonica tra Recep Tayyip Erdogan e Putin, in cui il presidente turco ha invitato il suo omologo russo a sostenere gli sforzi di pace con un “cessate il fuoco unilaterale”.