Ucciso il leader in Libia dell’Isis
Un raid aereo delle forze aeree statunitensi ha portato all'uccisione di Abu Nabil, ex militante di al-Qaida ed emissario del leader del sedicente Stato islamico in Libia
Il pentagono ha dichiarato che un raid aereo statunitense avrebbe ucciso il leader in Libia dell’Isis, Abu Nabil, che per molto tempo era stato un miliziano di al-Qaida.
L’attacco aereo è stato lanciato sulla città libica di Derna venerdì 13 novembre. Le forze aere statunitensi hanno attaccato con due cacciabombardieri modello F-15.
Il governo degli Stati Uniti ha riferito che l’offensiva contro Nabil non è stata dettato da quanto avvenuto il 13 novembre a Parigi, e ha aggiunto che il raid era già programmato da tempo.
Il portavoce del pentagono Peter Cook ha dichiarato a Reuters che Abu Nabil potrebbe essere l’uomo che era comparso nel video diffuso dal sedicente Stato islamico lo scorso febbraio per mostrare la decapitazione di 21 cristiani copti.
“La morte di Nabil diminuirà la capacità dell’Isis di raggiungere i suoi obbiettivi in Libia, come il reclutamento di nuovi membri, la creazione di nuove basi nel Paese e la programmazione di attacchi diretti contro gli Stati Uniti”, ha aggiunto Cook.
Non è il primo attacco delle forze aeree statunitensi in Libia, ma è il primo contro uno dei leader dell’Isis.
La notizia giunge in seguito a quella del raid statunitense che il 13 novembre avrebbe ucciso il boia del sedicente Stato islamico, Jihadi John.