Il video dell’uccisione di Soleimani: come è avvenuta la morte del generale iraniano
Le immagini, circolate sui social arabi, sono state pubblicate in esclusiva da Huffington Post: video e foto in cui si vedono i momenti prima e dopo il raid Usa che ha portato alla morte del generale iraniano
Il video dell’uccisione di Soleimani: la morte del generale iraniano
Da qualche giorno sui social network arabi sta circolando un video che raffigura i momenti del raid Usa avvenuto nella notte tra il 2 e il 3 gennaio 2020 a Baghdad, nel quale ha trovato la morte il generale iraniano Qassem Soleimani (qui il suo profilo).
Nel video, pubblicato in esclusiva da Huffington Post, si vedono le immagini girate dal drone Usa che ha sganciato la bomba sul pulmino a bordo del quale viaggiava il generale iraniano. Il mirino si posa sulla zona in cui sta passando il mezzo, mentre una voce americana fa da guida.
Ma le immagini in questione non rappresentano l’unico materiale che circola su quella notte: nell’articolo di Huffington Post, infatti, ci sono anche una serie di foto scattate sul luogo dell’attentato subito dopo il raid. E prese da un secondo video, giudicato impubblicabile per la sua crudezza.
Gli scatti sono molto forti e mostrano i corpi fatti a pezzi delle vittime, oltre a documenti, banconote e fogli rinvenuti nel pulmino e che ora sono al vaglio dell’intelligence. A colpire, soprattutto, il dettaglio di una mano rinvenuta sul luogo, al cui dito c’è un grosso anello rosso: sarebbe proprio quello che indossava abitualmente Soleimani.
L’attentato americano è avvenuto nei pressi dell’aeroporto internazionale di Baghdad e ha provocato nuove, pericolose tensioni tra gli Stati Uniti e l’Iran. Il corpo di Soleimani, generale che veniva considerato di fatto il prossimo leader iraniano, è stato celebrato in funerali avvenuti sia a Baghdad che a Teheran, durante i quali le autorità locali hanno promesso vendetta e ritorsioni nei confronti del Paese guidato da Donald Trump.
A questo link il video del raid Usa che ha portato alla morte di Soleimani.