Croazia, uccide la sorella e nasconde il cadavere per 19 anni in freezer
La ragazza era scomparsa nel 2000, ma la famiglia ha sporto denuncia solo nel 2005
Una donna è stata fermata dalle forze dell’ordine della Croazia con l’accusa di omicidio e occultamento di cadavere, secondo quanto riferito dai media locali.
Secondo gli inquirenti, la donna avrebbe ucciso la sorella e ne avrebbe nascosto il cadavere in casa per 19 anni conservandolo in un freezer: resterà in custodia cautelare per almeno un mese.
Il 19 febbraio 2019 è stata effettuata l’autopsia sul cadavere ritrovato alcuni giorni prima e le analisi hanno rivelato che a causare la morte della giovane sono stati alcuni colpi inferti da una terza persona, molto probabilmente la sorella più grande.
Il cadavere secondo gli inquirenti appartiene a Jasmina Dominic, una ragazza di 23 anni di cui non si avevano più notizie dal 2000 e che viveva nel villaggio di Palovec, nel nord della Croazia.
Secondo una prima ricostruzione Smiljana Srnec, di 45 anni, avrebbe colpito la sorella minore per due volte sulla nuca con un corpo contundente.
Il cadavere della giovane è stato ritrovato in un freezer della casa in cui la Srnec vive con il il marito e i tre figli, ma a scoprire la presenza del cadavere è stato il fidanzato di uno delle ragazze.
Il giovane aveva scongelato il freezer per riparare un guasto all’elettrodomestico quando si è trovato di fronte al corpo della donna. Il ragazzo ha immediatamente allertato la polizia per denunciare la macabra scoperta.
Gli inquirenti hanno quindi interrogato la famiglia e si sono concentrati soprattutto su Smiljana Srnec, che secondo fonti locali avrebbe confessato di aver ucciso la sorella minore.
L’omicidio non sarebbe premeditato. I media croati hanno scritto che la donna indagata avrebbe ucciso la sorella perché gelosa di lei: la giovane era una brava studentessa e aveva per questo il pieno appoggio dei genitori. Lei invece non veniva trattata con lo stesso riguardo perché non era riuscita a concludere le scuole superiori.
A denunciare la scomparsa della ragazza è stata la madre, ma la segnalazione alle forze dell’ordine della Croazia è arrivata solo cinque anni dopo.
La donna accusata adesso dell’omicidio ha più volte interferito con lo svolgimento delle ricerche: raccontava che la sorella aveva deciso di trasferirsi all’estero e che si metteva in contatto con la famiglia solo poche volte.
“La famiglia fece in modo di dirottare le indagin fornendoci una serie di indicazioni fuorvianti”, ha ammesso Nenad Risak, portavoce della polizia. “In quel periodo abbiamo controllato la casa, ma non in modo approfondito, visto che non avevamo ricevuto indicazioni che la ragazza potesse trovarsi lì”.