Twitter crolla in borsa a Wall Street: “Troppe molestie alle donne”
Troppe molestie alle donne su Twitter. La denuncia arriva da uno studio di Amnesty International e si somma al crollo registrato il 19 dicembre dal social dopo che la società ha annunciato un’indagine in corso su un traffico insolito che potrebbe provenire da un gruppo di hacker “sponsorizzati” da diversi Stati, che hanno usato la piattaforma per cercare di rubare dati dai clienti.
Il risultato è drammatico per Twitter: il 19 dicembre il peggior calo degli ultimi mesi, con un – 7 per cento. Ora un nuovo crollo, ancora più pesante: in apertura a Wall Street Twitter ha perso oltre il 12 per cento, scendendo a quota 28,6 dollari.
Ma è soprattutto la denuncia di Amnesty International a pesare sul valore della società, che ha registrato così un secondo, duro colpo in due giorni.
Amnesty ha analizzato, grazie all’intelligenza artificiale di Element AI, i tweet rivolti nel 2017 a 778 politiche e giornaliste britanniche e statunitensi.
Si tratta, secondo Amnesty, del più ampio studio mai compiuto sui social-abusi nei confronti delle donne. Risultato: il 7,1% è stato etichettato come “problematico” o apertamente “offensivo”. Forse la percentuale non rende fino in fondo l’idea: si tratta di un tweet su 14, in totale 1,1 milioni di cinguettii, pubblicati a un ritmo di uno ogni 30 secondi.
Lo studio ha coinvolto membri del Parlamento britannico e del Congresso degli Stati Uniti e giornaliste di testate quali Daily Mail, New York Times, Guardian e Sun. Sono stati definiti “problematici” i tweet con “contenuti offensivi o ostili, specialmente se ripetuti in più occasioni, che però non potevano essere definiti chiaramente ‘abuso’”.
La piattaforma ha risposto con una dichiarazione, mantenendo la stessa linea tenuta dopo il report in cui era stata definita “tossica”: Twitter ha ribadito il suo impegno per evitare conversazione che inquinano il social network, non solo per la protezione degli utenti ma anche per la sopravvivenza della piattaforma stessa.
La società ha sottolineato l’uso di “una combinazione di machine learning e revisione umana per giudicare le segnalazioni di abusi” e “l’importanza del contesto” per arrivare a a una valutazione accurata. Twitter nota inoltre che servirebbe una definizione più precisa di “problematico”, per evitare che contorni troppo sfumati finiscano con il ledere “la libertà di espressione”.