Tutte le volte in cui Trump ha chiesto a Obama di non intervenire in Siria
Prima di diventare presidente, Trump aveva ripetutamente usato Twitter per esprimere in tutti i modi il suo personale dissenso rispetto a un eventuale intervento
Il 6 aprile 2017, intorno alle 20.45 ora di Washington (le 2.45 del 7 aprile in Italia), gli Stati Uniti hanno lanciato un attacco missilistico su una base aerea in Siria come risposta all’uso di armi chimiche contro i civili nella provincia di Idlib. Trump ha giustificato l’attacco dichiarando: “Questa sera ho ordinato un attacco mirato contro la base da cui è partito l’attacco chimico. La Siria ha ignorato gli avvertimenti del Consiglio di sicurezza dell’Onu, perché non si possono discutere le responsabilità della Siria nell’uso delle armi chimiche”.
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Sono stati lanciati 59 missili Tomahawk da due navi americane di stanza nel Mediterraneo, che costituiscono la prima azione di guerra promossa dal presidente statunitense Donald Trump.
Tuttavia, prima di diventare presidente, Trump aveva ripetutamente usato il suo profilo Twitter per esprimere in tutti i modi il suo personale dissenso rispetto a un eventuale intervento degli Stati Uniti in Siria, nel periodo 2013-2014 in cui questo sembrava imminente.
In quei giorni Trump aveva definito “un grave errore” l’eventualità di un intervento deciso dal suo predecessore Barack Obama, e più e più volte aveva ribadito l’inutilità di immischiarsi in questioni mediorientali suggerendo invece di risolvere i problemi della politica interna statunitense.
Ora che però a differenza di Obama, che non aveva poi effettivamente mai dato seguito alle minacce di intervento, Trump ha sferrato un attacco missilistico, molti di quei vecchi tweet sono tornati in circolazione sul web per evidenziarne le contraddizioni.
Eccone di seguito alcuni:
“Dovremmo starcene assolutamente alla larga dalla Siria, i ‘ribelli’ sono tanto nocivi quanto l’attuale regime. CHE COSA RICAVEREMO DAL SACRIFICIO DELLE NOSTRE VITE E DEI NOSTRI MILIARDI DI DOLLARI? ZERO”
We should stay the hell out of Syria, the “rebels” are just as bad as the current regime. WHAT WILL WE GET FOR OUR LIVES AND $ BILLIONS?ZERO
— Donald J. Trump (@realDonaldTrump) 16 giugno 2013
“Lasciamo che sia la Lega Araba a occuparsi della Siria. Perché questi ricchi paesi arabi non ci pagano per il costo assurdo di un attacco del genere?”
Let the Arab League take care of Syria. Why are these rich Arab countries not paying us for the tremendous cost of such an attack?
— Donald J. Trump (@realDonaldTrump) 29 agosto 2013
“Che cosa ricaveremo dal bombardare la Siria a parte un aumento del debito e un possibile conflitto a lungo termine? Obama deve avere l’approvazione del Congresso.”
What will we get for bombing Syria besides more debt and a possible long term conflict? Obama needs Congressional approval.
— Donald J. Trump (@realDonaldTrump) 29 agosto 2013
“DI NUOVO, DICO AL NOSTRO DAVVERO INCOSCIENTE PRESIDENTE, NON ATTACCHI LA SIRIA – SE LO FARÀ, SUCCEDERANNO MOLTE BRUTTE COSE E GLI USA NON NE AVRANNO ALCUN VANTAGGIO!”
AGAIN, TO OUR VERY FOOLISH LEADER, DO NOT ATTACK SYRIA – IF YOU DO MANY VERY BAD THINGS WILL HAPPEN & FROM THAT FIGHT THE U.S. GETS NOTHING!
— Donald J. Trump (@realDonaldTrump) 5 settembre 2013
“La Russia sta inviando una flotta di navi nel Mediterraneo. La guerra di Obama in Siria ha il potenziale di diventare un conflitto mondiale”.
Russia is sending a fleet of ships to the Mediterranean. Obama’s war in Syria has the potential to widen into a worldwide conflict.
— Donald J. Trump (@realDonaldTrump) 5 settembre 2013
“Presidente Obama, non attacchi la Siria. Non ci sono vantaggi, ma solo incredibili svantaggi. Salvi le sue “polveri” per un altro (e più importante) giorno!”
President Obama, do not attack Syria. There is no upside and tremendous downside. Save your “powder” for another (and more important) day!
— Donald J. Trump (@realDonaldTrump) 7 settembre 2013
“Non attacchi la Siria – un attacco che non porterebbe che guai agli Usa. Si concentri sul rendere il nostro paese di nuovo forte e grande!”
Don’t attack Syria – an attack that will bring nothing but trouble for the U.S. Focus on making our country strong and great again!
— Donald J. Trump (@realDonaldTrump) 9 settembre 2013
Stando al profilo ufficiale di Facebook del presidente Trump, il bombardamento con armi chimiche del 4 aprile deve aver superato un limite, visto il commento “Enough is enough”, “Quando è troppo è troppo”:
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