Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 08:53
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Esteri

Le preoccupanti conseguenze dell’invasione turca in Siria

Immagine di copertina
Forze armate turche Credit: AFP

La Turchia invade la Siria: il più grave rischio riguarda l’Isis, non ancora completamente sconfitto, né in Iraq né in Siria

Le preoccupanti conseguenze dell’invasione della Turchia in Siria

La Turchia ha annunciato di invadere la Siria dopo il ritiro delle truppe americane. Nel comunicato diffuso domenica sera dalla Casa Bianca si parlava con toni certi di un’invasione turca nel nord della Siria, ma non si specificavano i tempi dell’operazione e la stessa Turchia non ha dato altri dettagli.

Ma quali sarebbero le conseguenze di questa imminente invasione?

I confini dell’invasione

L’esito dell’offensiva dipenderà in parte dai territori coinvolti: non è chiaro infatti se l’operazione riguarderà solo il pezzo di Siria compreso tra Tell Abiad e Ras al Ain, da tempo nelle mire della Turchia, o se coinvolgerà tutti i territori del nord fino ad arrivare ad al Hol, dove si trova un gigantesco campo profughi gestito dai curdi siriani, vicino al confine con la Turchia.

La precisazione riguardo al confine è fondamentale non solo perché nel secondo caso la Turchia dovrà impiegare più uomini e risorse. Ad al Hol ci sono circa 70mila profughi, tra cui migliaia di familiari di miliziani dell’Isis.

Secondo l’intelligence statunitense, il campo è diventato nel corso del tempo un luogo piuttosto fertile per la diffusione dell’ideologia dell’Isis e non è chiaro che intenzioni avrà la Turchia se arriverà a prendere il controllo di quel pezzo di Siria. Il problema non riguarda solo il campo di Al Hol, ma anche gli oltre 10mila miliziani dell’Isis in custodia nelle prigioni curde.

Trump ha annunciato che la Turchia si farà carico di questi miliziani, ma non è chiaro come. Uno dei problemi maggiori potrebbe diventare la gestione dei cosiddetti “foreign fighters”, i combattenti stranieri, che negli ultimi anni sono stati al centro di diverse controversie tra curdi, americani e paesi europei.

Martin Chulov, giornalista del Guardian, ha scritto che né il Regno Unito né la Francia (due tra i paesi europei con più miliziani dell’Isis), sapevano della decisione di Trump annunciata domenica.

Il rischio è il ritorno di Daesh

La conseguenza più rilevante di un’invasione turca nel nordest della Siria riguarda però l’Isis, che non è ancora stato completamente sconfitto, né in Iraq né in Siria. Nonostante da diversi mesi non esista più il Califfato, l’Isis è tornato a organizzarsi in piccole cellule, riattivando le sue reti di finanziamento e ricominciando a reclutare nuovi membri, soprattutto nel campo profughi di Al Hol.

Michael Weiss, analista ed esperto di Isis, ha scritto sul Daily Beast che il primo effetto immediato di una guerra tra Turchia e curdi siriani sarebbe uno spostamento di miliziani curdi dalle linee più a sud verso quelle più a nord, verso il fronte con i turchi. Il problema è che finora le forze a sud sono servite per impedire il ritorno dell’Isis nelle zone di Raqqa e Deir Ezzor, particolarmente vulnerabili.

Il rischio è che l’Isis sfrutti il caos che si verrebbe a creare nel nord della Siria per riorganizzarsi e rafforzarsi, in maniera più rapida ed efficiente di quanto non succeda già oggi.

Il secondo effetto, ha scritto Weiss, sarebbe una rapida sconfitta dei curdi, soprattutto per la mancanza della copertura aerea statunitense, e il rischio di una “pulizia etnica” contro i curdi nei territori riconquistati dalla Turchia.

L’incoerenza di Trump

C’è poi un ultimo rischio che il governo statunitense ha deciso di assumersi annunciando il ritiro dei propri soldati dal nordest della Siria: quello di perdere la propria reputazione come alleato affidabile.

Leggi gli approfondimenti di TPI sul tema:

> Perché la Turchia invade la Siria proprio adesso
> Dietro l’invasione della Siria c’è il piano di Erdogan per ricollocare un milione di profughi siriani
> L’appello di Zerocalcare per i curdi: “Hanno sconfitto l’Isis, adesso non lasciamoli soli”
> I curdi del Rojava a TPI: “Trump abbandona i curdi e la Turchia invade il nord della Siria. Ma così l’Isis risorgerà”
Ti potrebbe interessare
Esteri / Inchiesta – Così il gigante europeo Rheinmetall vende macchine per produrre munizioni a Paesi che armano la Russia
Esteri / Benvenuti nel “nuovo” Medio Oriente: ecco cosa aspettarsi nella regione per il 2025
Esteri / Il grande equivoco di Donald Trump: così il divario tra aspettative e realtà può cambiare gli Usa
Ti potrebbe interessare
Esteri / Inchiesta – Così il gigante europeo Rheinmetall vende macchine per produrre munizioni a Paesi che armano la Russia
Esteri / Benvenuti nel “nuovo” Medio Oriente: ecco cosa aspettarsi nella regione per il 2025
Esteri / Il grande equivoco di Donald Trump: così il divario tra aspettative e realtà può cambiare gli Usa
Esteri / La Cina è già pronta alla guerra con gli Stati Uniti d’America
Esteri / Francia-Germania: perché l’asse che reggeva l’Europa si è arrugginito
Esteri / Siria: Usa raddoppiano le truppe e inviano a Damasco una delegazione per incontrare Hayat Tahrir al-Sham
Esteri / Ucraina: scontro a distanza tra Putin e Zelensky e la Russia torna a bombardare Kiev
Esteri / Gaza: oltre 45.200 morti dal 7 ottobre 2023, 77 nelle ultime 24 ore. Cisgiordania: coloni assaltano e incendiano una moschea in un villaggio palestinese. Israele apre un'indagine. La Svezia non finanzierà più l’Unrwa. Siria: delegazione Usa incontra al-Jolani a Damasco. Centcom: "Ucciso in un raid il leader dell'Isis"
Ambiente / È uscito il nuovo numero di The Post Internazionale. Da oggi potete acquistare la copia digitale
Esteri / Perché Luigi Mangione, accusato dell’omicidio dell’a.d. di United Healthcare, è stato incriminato per terrorismo?