Turchia: eletto il primo sindaco comunista nella storia del paese
I risultati delle elezioni amministrative in Turchia del 31 marzo sono stati un duro colpo per il presidente Erdogan, che ha perso tre delle più grandi città del paese in favore dell’opposizione.
Come ha spiegato a TPI il portavoce dell’Ufficio informazione per il Kurdistan in Italia Uiki-Onlus, il voto della comunità curda ha avuto un peso importante nell’incrinare il potere del presidente, aggiungendo che è giunto il momento di mandare a casa il raìs.
Ma la vittoria ad Ankara e Istanbul dell’opposizione non è l’unica sorpresa delle amministrative.
Per la prima volta in Turchia è stato eletto un sindaco appartenente al Partito Comunista di Turchia (TKP): Fatih Mehmet Maçoglu è diventato primo cittadino del municipio di Dersim, nella zona nord-orientale della Turchia.
Fatih Mehmet Maçoglu ha conquistato la città, in cui vivono 82mila persone, grazie al sostegno del 32,7 per cento degli abitanti superando così i candidati di HDP (28,1 per cento), CHP (20,59 per cento) e AKP (14 per cento).
A contribuire al successo del nuovo sindaco è stata la creazione di modello di produzione agricola cooperativa mai visto prima in Turchia e che Maçoglu ha implementato nella provincia di Ovacik.
Un modello che il sindaco è intenzionato a riprodurre su scala più ampia nel municipio di Dersim, oltre a voler amministrare il comune con l’aiuto della popolazione locale attraverso quella che è stata da lui stessa definita una politica di “porte aperte”.
“Dimostreremo all’intero Paese che un modello socialista è possibile”, ha dichiarato al quotidiano turco SoL.
Maçoglu come detto è un esponente del Partito Comunista di Turchia (TKP), un movimento politico spesso vittima della politica repressiva del presidente Erodgan, che in occasione delle elezioni presidenziali del 2018 ne aveva escluso la partecipazione alle urne.
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