Turchia, cosa succede nel paese dopo la sconfitta di Erdogan
turchia sconfitta erdogan istanbul cosa succede – “Oggi abbiamo chiuso una vecchia pagina e ne abbiamo aperto una nuova. Oggi ha vinto la democrazia”. Sono le parole con cui Ekrem Imamoglu, appena eletto sindaco di Istanbul, si rivolge alla piazza che festeggia il risultato delle urne.
Un successo notevole, quello ottenuto dal partito dell’opposizione Chp, che è un terremoto politico nel paese del sultano. L’esponente di punta del Partito Popolare Repubblicano ha ottenuto il 54 per cento delle preferenze, segnando un distacco netto, quasi 800mila schede, rispetto al suo avversario, Binali Yldırim, il candidato di punta del Partito Giustizia e Sviluppo al potere in Turchia da oltre sedici anni.
Un segnale forte, che testimonia una possibile alternativa al governo del presidente Erdogan. Come sottolineato dall’Ispi, l’annullamento del voto dello scorso marzo per presunte irregolarità della Commissione elettorale suprema si è rivelato un boomerang per l’Akp, che sperava di potere conquistare la città dove l’uomo forte della Turchia aveva iniziato la sua carriera politica nel 1994.
Il fronte compatto dell’opposizione – unito, come sottolineato dal Washington Post, alla crisi economica che ha deteriorato l’economia del paese facendolo entrare in recessione alla fine del 2018 – hanno contribuito alla sconfitta del sultano.
turchia sconfitta erdogan istanbul cosa succede – Le prospettive che ora si aprono, in particolare in vista del prossimo appuntamento alle urne del 2021, dipendono dalle capacità dell’opposizione di presentarsi come una reale alternativa ad Erdogan e da quelle dell’Akp di puntare sulle debolezze del Chp, che si trova alla sua prima vera esperienza di governo.
Il presidente ha sempre affermato che “chi governa Istanbul, governa la Turchia” ma è consapevole del fatto che governare una delle principali città del paese non è facile. Come sottolineato da Inside Over, l’Akp potrebbe sperare proprio in un fallimento del nuovo sindaco, ma anche di quelli di Smirne ed Ankara, che sono in mano alle opposizioni dallo scorso marzo. Una débâcle del Chp potrebbe favorire il partito del sultano alle prossime consultazioni parlamentari.
C’è, poi, anche una questione di immagine. Poco dopo il risultato delle urne, lo sconfitto Yldırim e Erdogan si sono congratulati con il neo-eletto sindaco, cui hanno rivolto augurio di buon lavoro. Come ricordato da Inside Over, la vittoria del Chp costituirebbe per Erdogan un paradossale vantaggio in quanto può spingere il presidente ad affermare che in Turchia c’è libertà di dissenso.
Del resto, era stato proprio l’uomo forte ad affermarlo: “La vittoria ad Istanbul del candidato dell’opposizione dimostra che in Turchia c’è democrazia”.