La Turchia sta costruendo un muro lungo i 900 chilometri del confine con la Siria
I lavori termineranno entro cinque mesi e hanno l’obiettivo di arrestare il flusso migratorio e il passaggio dei terroristi
La Turchia ha annunciato che entro febbraio del 2017 completerà i lavori per la costruzione di un muro di cemento eretto lungo i 911 chilometri di confine con la Siria.
La Turchia per anni si è distinta per aver accolto sul suo territorio nazionale quasi tre milioni di rifugiati siriani. Negli ultimi tempi, però, Ankara aveva ricevuto pressioni dalla Nato per mettere in sicurezza la frontiera dai foreign fighters che entrano in Siria attraverso la Turchia.
La costruzione di un muro lungo il confine ha l’obiettivo di arrestare il flusso migratorio e il passaggio degli estremisti islamici, ma anche rendere più difficili i contatti tra il Pkk e i miliziani curdi dell’Ypg in Siria.
“La costruzione sarà ultimata in cinque mesi” hanno detto fonti governative al quotidiano Hurriyet, precisando tuttavia che in inverno a causa delle condizioni climatiche potrebbero esserci dei rallentamenti.
La prima parte dell’opera, di oltre 200 chilometri, è stata ultimata proprio nelle ultime settimane. Interessa la zona dell’Hatay, soprattutto i territori nei dintorni di Reyhanli, uno dei distretti dove il flusso migratorio, a partire dal 2011 è stato più forte.
Le autorità si sono rifiutate di diffondere le stime sul costo dell’opera. Ma secondo il quotidiano Hurriyet, il muro e la strada a fianco per permettere il pattugliamento ai militari e le torri di guardia costeranno circa 2 miliardi di lire turche, circa 750 milioni di euro.
L’opera sarà supervisionata dal Toki, l’Agenzia per la pianificazione edilizia e sarà costituita da blocchi di cemento alti tre metri e spessi due.
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