La Turchia ha espulso il primo foreign fighter dell’Isis detenuto nelle proprie carceri, ora è bloccato nella terra di nessuno
Il presunto terrorista si trova al confine con la Grecia. La polizia ellenica gli nega l'ingresso
Turchia, espulso primo foreign fighter
La Turchia ha espulso il primo foreign fighter dell’Isis detenuto nelle sue carceri. Si tratta di un cittadino statunitense, secondo quanto riferito dal portavoce del ministero dell’Interno. Altri 7 jihadisti tedeschi del Califfato saranno espulsi giovedì. “Un terrorista straniero americano è stato espulso dalla Turchia dopo che tutti i passaggi ‘burocratici’ sono stati completati”, ha spiegato il portavoce di Ankara Ismail Catakli.
Entro oggi saranno espulsi anche “un terrorista foreign fighter tedesco” e uno danese, che si trovavano in centri di detenzione per stranieri, ha aggiunto il portavoce, che non ha fornito altre informazioni per identificare i jihadisti.
L’intenzione del governo di Recep Tayyip Erdogan di avviare i rimpatri, anche di miliziani che sono stati privati della cittadinanza dai loro Paesi, era stata anticipata nei giorni scorsi.
Come rivelato dal quotidiano greco Khatimerini, il foreign fighter espulso oggi è attualmente bloccato nella terra di nessuno al confine con la Grecia. Si tratterebbe di un uomo di origini arabe. Le autorità turche avrebbero cercato di inviarlo in Grecia, la polizia ellenica ha rifiutato l’ingresso al cittadino americano sostenendo che il “deportato” resta sotto la responsabilità degli agenti turchi.
In prigione circa 1.200 combattenti dell’Isis
Nelle prigioni della Turchia ci sono circa 1.200 presunti combattenti del sedicente Stato Islamico, di cui 737 di nazionalità straniera. Altri 287 jihadisti dell’Isis, in gran parte stranieri, sono stati catturati da Ankara dopo la sua offensiva lanciata il 9 ottobre contro i curdi nel nord-ovest della Siria.
Negli ultimi anni, almeno 319 persone sono state uccise in Turchia a seguito di attentati condotti dall’Isis.