La Turchia ha arrestato oltre 200 persone dopo gli attentati di Istanbul
Le autorità hanno fermato 235 persone tra cui diversi funzionari del Partito democratico del popolo, formazione d'opposizione filocurda, per presunti legami con il Pkk
La polizia turca, lunedì 12 dicembre 2016, ha arrestato 235 persone in tutta la Turchia nel corso di diversi raid, alcuni dei quali diretti contro funzionari del Partito democratico del popolo (Hdp), accusate di avere legami con i miliziani del Partito dei lavoratori del Kurdistan (Pkk).
L’operazione è iniziata dopo che un ramo oltranzista del Pkk, i Falchi per la libertà del Kurdistan (Tak), hanno compiuto un duplice attacco terroristico all’esterno dello stadio della squadra di calcio del Besiktas, a Istanbul, causando 44 vittime (36 agenti di polizia e otto civili) e diversi feriti, soprattutto tra le forze dell’ordine.
A poche ore dalla rivendicazione degli attentati, l’aeronautica turca ha condotto dei raid aerei contro postazioni del Pkk nel nord dell’Iraq.
All’alba, circa 500 agenti della polizia coadiuvati da veicoli corazzati e un elicottero hanno avviato un’operazione nella città meridionale di Adan, arrestando 25 funzionari dell’Hdp. Le squadre dell’antiterrorismo hanno preso in custodia altri 20 funzionari a Istanbul, incluso il leader provinciale, e perquisito la sede locale del partito.
Nella capitale sono stati effettuati 17 arresti, incluso il leader del partito ad Ankara, mentre 51 persone sono state fermate nella città meridionale di Mersin e cinque nella provincia nordorientale di Manisa.
L’Hdp, che è già stato oggetto di arresti e processi per presunti legami con i militanti del Pkk, è il secondo partito d’opposizione in parlamento. Il Pkk è considerato un’organizzazione terroristica non solo dalla Turchia, ma anche dagli Stati Uniti e dall’Unione europea.