Tunisia: il presidente Saied si attribuisce poteri quasi illimitati. “È un colpo di stato”
Tunisia: il presidente Saied si attribuisce poteri quasi illimitati. “È un colpo di stato”
Il presidente della Tunisia Kais Saied ha annunciato misure eccezionali che daranno poteri quasi illimitati alla presidenza, in quella che era considerata l’unica democrazia a emergere dalle proteste della primavera araba del 2011.
In una serie di decreti pubblicati ieri nella gazzetta ufficiale, Saied ha rafforzato ulteriormente il potere della presidenza a discapito sia del parlamento che del governo, a quasi due mesi da quando ha assunto pieni poteri in quello che l’opposizione ha definito un colpo di stato.
Le misure di emergenza adottate il 25 luglio, quando Saied ha ordinato la rimozione del primo ministro e la sospensione del parlamento, erano già state prorogate il 24 agosto “fino a nuovo ordine”. Con i decreti di ieri, Saied ha annunciato che la sospensione del parlamento continuerà e ha promulgato “misure eccezionali” per l’esercizio del potere legislativo e del potere esecutivo.
I decreti pubblicati ieri consentono al presidente della Repubblica di promulgare leggi sotto forma di decreti da lui firmati e di nominare i ministri. Secondo le disposizioni, il potere esecutivo sarà esercitato dal presidente della Repubblica, che presiede anche il consiglio dei ministri e può dare mandato al capo del governo di sostituirlo.
Saied ha anche annunciato che continuerà la sospensione di “tutti i poteri della Camera dei rappresentanti”, che sarà revocata l’immunità parlamentare a tutti i membri del parlamento e sarà posto fine “ai privilegi concessi al presidente della Camera dei rappresentanti e ai suoi membri”.
Mouna Kraïem, professoressa di diritto costituzionale dell’università di Tunisi, ha dichiarato in un post su Facebook che i decreti di Saied aprono a una vera e propria dittatura. “Il presidente ha preso il potere legislativo e tutto il potere esecutivo e le sue decisioni non possono essere annullate”, ha detto. “Siamo passati dallo stato di emergenza allo stato di anarchia”.
La presidenza ha dichiarato che attualmente rimarrà in vigore solo la parte introduttiva della costituzione e le disposizioni che non contraddicono quanto stabilito dai decreti.
L’annuncio di Saied è stato duramente condannato anche dai principali partiti del paese, che da prima della pandemia affronta una profonda crisi sociale ed economica. Rachid Ghannouchi leader del partito islamista moderato Ennahda, primo in parlamento, ha detto che l’annuncio equivale alla cancellazione della costituzione e che il partito non lo accetterà.
Anche il partito Qalb Tounes, il secondo in parlamento, ha parlato di golpe “premeditato”, invocando una presa di posizione nazionale contro il “colpo di stato”.
Saied non ha posto limiti alla durata delle misure, ma ha annunciato una commissione che assisterà il presidente nel predisporre gli emendamenti alla costituzione del 2014 per istituire “una vera democrazia in cui il popolo sia sovrano”.