Trump ricorrerà alla Corte Suprema contro le sentenze che bloccano il Muslim ban
Il 16 marzo i giudici federali di Hawaii e Maryland hanno sospeso l'applicazione dell'ordine esecutivo sul territorio nazionale
Donald Trump ha annunciato che ricorrerà contro l’ordine di un giudice federale che ha bloccato l’applicazione del Muslim ban, il provvedimento della sua amministrazione che vieta ai cittadini di sei paesi a maggioranza musulmana di entrare negli Stati Uniti.
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Secondo Trump il pronunciamento dei giudici sul divieto rappresenta un’intromissione che fa sembrare gli Stati Uniti una nazione debole. Al momento sono due le sentenze che hanno cercato di arginare gli effetti del Muslim ban sul territorio nazionale, quella del giudice Derrick Watson delle Hawaii e quella del Theodore Chuang del Maryland.
Il giudice Watson ha definito l’ordine esecutivo discriminatorio nei confronti di una particolare religione, mentre Chuang ha scritto in una nota che il divieto nei confronti dei musulmani viola la costituzione statunitense.
Il presidente ha detto che porterà il caso in qualunque sede sia necessario, compresa la Corte Suprema, per ottenere una sentenza sulla legalità del divieto.
In occasione di un comizio a Nashville, Trump ha definito l’attuale revisione del Muslim ban una versione annacquata del provvedimento originario.
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