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Home » Esteri

Trump chiede la “riconciliazione”: ammette la sconfitta e condanna l’assalto al Congresso

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Trump riconosce per la prima volta la sconfitta: “Serve riappacificazione”

All’indomani dell’assalto al Congresso Usa, Donald Trump riconosce per la prima volta, pur senza nominare mai Joe Biden, la sconfitta alle elezioni presidenziali e lancia un tardivo appello alla riappacificazione.

Le parole del presidente uscente sono arrivate a sorpresa nel pomeriggio di giovedì 7 gennaio (la notte tra il 7 e l’8 in Italia), quando sul suo profilo Twitter, tornato online dopo il blocco del suo account deciso in seguito all’assedio dei suoi supporter a Capitol Hill (qui le foto e i video dell’attacco), è apparso un video di poco più di due minuti.

“Ora il Congresso ha certificato i risultati – dichiara Trump nel filmato – Una nuova amministrazione sarà inaugurata il 20 gennaio. La mia attenzione ora è volta ad assicurare una transizione del potere morbida, senza scosse e ordinata”.

Il presidente uscente, quindi, ammette per la prima volta la sconfitta e ribadisce la sua intenzione di assicurare una transizione ordinata, pur senza mai citare Joe Biden.

Trump, che nel filmato sottolinea comunque di aver esaurito “ogni mezzo legale per contestare il risultato elettorale”, torna anche sull’assalto a Capitol Hill da parte dei suoi supporter, definendosi “oltraggiato” dagli episodi di violenza e lanciando un appello alla riconciliazione.

“È l’ora di raffreddare gli animi e di ripristinare la calma. Bisogna tornare alla normalità dell’America” afferma il repubblicano, che poi usa parole dure contro i protagonisti delle violenza avvenuta al Congresso Usa ricordando che l’America deve essere il Paese del “law and order”: “Voi non rappresentate il nostro Paese. E coloro che hanno infranto la legge pagheranno”.

A chi lo accusa di aver istigato le violenze, invece, Trump risponde che il suo “unico scopo era assicurare l’integrità del voto”. Il presidente uscente, poi, conclude il suo discorso con un pensiero ai suoi supporter: “Ai miei meravigliosi sostenitori, so che siete delusi ma voglio che sappiate che il nostro incredibile viaggio è appena iniziato”.

Leggi anche: 1. Il golpe di Trump (di Luca Telese) / 2. Il giorno più buio dell’America (di Giulio Gambino) / 3. La democrazia Usa cancellata per qualche ora, ma il vero sconfitto è Trump

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