Il presidente Trump revoca all’ex capo della Cia il nulla osta di sicurezza
Brennan in un tweet ha condannato la decisione di Trump e ha avvertito gli americani "sul prezzo da pagare per le proprie parole" e sulla repressione delle libertà in atto negli Stati Uniti
Il presidente Donald Trump ha revocato il nulla osta della sicurezza e l’abilitazione ad accedere a informazioni e materiale top secret (security clearance) all’ex direttore della Cia, John Brennan.
In questo modo, Brennan, da sempre critico nei confronti di Trump, non avrà più accesso a informazioni sensibili.
La portavoce della Casa Bianca, Sarah Sanders, ha annunciato la decisione presa dall’Amministrazione statunitense leggendo una dichiarazione dello stesso Trump in cui si citava il “comportamento irregolare” tenuto da Brennan.
Per tutta risposta, l’ex direttore della Cia ha scritto in un tweet che la decisione del presidente americano è solo una delle numerose mosse dell’Amministrazione Trump per “reprimere la libertà di parola e punire chi lo critica”.
“Tutto ciò dovrebbe seriamente preoccupare tutti gli americani, inclusi i professionisti dell’intelligence, sul prezzo da pagare per le proprie parole”, ha commentato Brennan.
“I miei principi valgono molto più delle autorizzazioni. Non cederò”.
This action is part of a broader effort by Mr. Trump to suppress freedom of speech & punish critics. It should gravely worry all Americans, including intelligence professionals, about the cost of speaking out. My principles are worth far more than clearances. I will not relent. https://t.co/TNzOxhP9ux
— John O. Brennan (@JohnBrennan) 15 agosto 2018
In precedenza, Brennan aveva dichiarato che il comportamento tenuto da Trump in briefing a seguito del summit di luglio con il presidente russo Vladimir Putin a Helsinki era stato “a dir poco un tradimento”.
L’anno scorso, invece, l’ex direttore della Cia aveva affermato che un’indagine sulla possibile collusione tra i funzionari della campagna di Trump e la Russia durante le elezioni presidenziali americane del 2016 era “assolutamente valida”.
Il presidente Trump ha più volte definito l’inchiesta una “caccia alle streghe”.
La revoca della security clearance a Brennan era stata annunciata alcuni giorni prima in un’intervista al Wall Street Journal da Trump stesso.
“Come capo dell’esecutivo e comandante in capo, ho una responsabilità costituzionale nel proteggere le informazioni classificate della nazione, anche controllandone l’accesso”, aveva affermato il presidente degli Stati Uniti.
“Ho deciso di revocare il nulla osta di sicurezza di John Brennan, ex direttore della Central Intelligence Agency”.
Generalmente, gli ex responsabili delle forze armate e delle forze dell’ordine sono autorizzati a mantenere l’accesso alle informazioni classificate anche al termine del servizio svolto per il governo in modo che possano consultarsi con i loro successori per fornire loro un aiuto specifico e anche come segno di rispetto.
“Nessuna di queste giustificazioni è valida per continuare a garantire l’accesso di Brennan alle informazioni classificate”.
Inoltre, il presidente Trump ha fatto sapere di star valutando l’ipotesi di ritirare l’accesso alle informazioni riservate anche all’ex capo dell’Fbi, James Comey, licenziato l’anno scorso, all’ex direttore dell’Intelligence nazionale, James Clapper, all’ex capo della Sicurezza nazionale Michael Hayden e anche all’ex procuratore generale Sally Yates.