Trump spera in un nuovo accordo con l’Iran “che sia migliore per loro”
Il presidente americano è tornato a parlare due giorni dopo lo strappo con Teheran sull'intesa nucleare: "Stiamo sbloccando nuove opportunità di prosperità e di pace"
Due giorni dopo il ritiro dall’accordo sul nucleare con l’Iran, il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha dichiarato che vuole perseguire un nuovo accordo con Teheran che sia migliore per il suo paese e per la stessa Iran.
“Spero di essere in grado di raggiungere un accordo con loro, un buon accordo, equo, che sia un buon affare per loro, migliore per loro”, ha detto Trump.
“Ma non possiamo permettere che abbiano armi nucleari”, ha aggiunto.
“Dobbiamo essere in grado di andare su un sito e controllarlo. Dobbiamo essere in grado di entrare nelle loro basi militari per vedere se stanno imbrogliando o meno”, ha sottolineato il presidente americano.
Secondo Trump, il suo approccio “pacifista” alla politica estera sta funzionando.
“Stiamo sbloccando nuove opportunità di prosperità e di pace”, ha affermato. “L’America viene di nuovo rispettata”.
In questo articolo abbiamo provato ad analizzare le possibili conseguenze del ritiro americano dall’accordo sul nucleare con l’Iran.
L’enfasi sulla possibilità di raggiungere una nuova intesa arriva dopo che diversi analisti, tra cui l’ex presidente Barack Obama, hanno notato che la decisione di Trump di ripristinare le sanzioni contro Teheran potrebbe danneggiare le sue possibilità di ottenere dalla Corea del Nord la rinuncia al programma nucleare.
Il prossimo 12 giugno Trump incontrerà Kim Jong-un a Singapore e al centro del vertice c’è proprio la denuclearizzazione del regime di Pyongyang.
Le sue osservazioni sulla via da seguire con l’Iran potrebbero inviare due segnali a Kim, in vista dello storico incontro: da un lato, che gli Stati Uniti non hanno abbandonato definitivamente l’idea di una soluzione pacifica con Teheran, dall’altro che la Casa Bianca userà tutta la sua influenza nel negoziare con la Corea del Nord.
Trump ha sostenuto che Obama ha concesso troppo all’Iran e che la reintroduzione delle sanzioni è il presupposto per costringere Teheran a nuovi colloqui che andranno a vantaggio di entrambi i paesi.
Alla domanda sulla possibilità di una nuova intesa con il governo iraniano il presidente statunitense ha risposto: “Chi lo sa?”.