Stati Uniti, Trump se la prende con Google: “È truccato e pericoloso. Su di me solo fake news”
Il presidente degli Stati Uniti sostiene che il motore di ricerca escluda la voce dei repubblicani e dei "media imparziali"
Il presidente statunitense Donald Trump ha attaccato Google, accusando il motore di ricerca di essere “truccato”, perché “i risultati delle ricerche per “Trump News, mostrano solo le opinioni e le notizie dei media fake news (notizie false)”. trump google
Il capo della Casa Bianca ha pubblicato due tweet in cui scrive riguardo al celebre motore di ricerca: “lo hanno truccato, per me e per altri, in modo che quasi tutte le storie e le notizie siano cattive”.
“La fake Cnn è prominente”, continua il tweet. “I Repubblicani/Conservatori e i media imparziali sono esclusi. Illegale?”.
A detta di Trump, “il 96 per cento dei risultati per Trump News provengono dai media nazionali di sinistra” e questo è “molto pericoloso”.
“Google e altri stanno sopprimendo le voci dei Conservatori e nascondendo le informazioni e le notizie buone”, ha concluso il leader americano, promettendo che la questione “verrà affrontata”.
Il presidente Trump non è nuovo ad attacchi contro la stampa, ma è la prima volta che se la prende con Google.
Era intervenuto in difesa del motore di ricerca quando questo ha ricevuto la multa da 4,3 miliardi di euro inflitta dalla Commissione europea.
Il 2 luglio 2017 il presidente degli Stati Uniti ha suscitato molte polemiche quando, per attaccare l’emittente televisiva Cnn, accusata di diffondere false notizie sul suo conto, ha pubblicato un video decisamente controverso.
Nel video si vedeva un estratto di un programma televisivo di wrestling al quale lo stesso Trump aveva partecipato nel 2007 per una gag in cui picchiava per finta a bordo ring il presidente della federazione di quello sport.
Nel video, modificato da un utente della rete, il volto del presidente dell’uomo era coperto dal logo della Cnn (qui la risposta dell’emittente).
A gennaio 2018 Donald Trump ha annunciato sul suo account Twitter i vincitori del premio per le “fake news”, tra cui c’erano testate come il New York Times, il Washington Post, Newsweek, il Time, Abc e la Cnn.
Trump è tornato a parlare di fake news dopo il suo vertice con il presidente russo Vladimir Putin (qui il racconto di com’è andato il primo bilaterale tra i due leader).
“Ho avuto un grande incontro con Putin e le Fake News tentano di screditarlo”, ha detto il presidente Usa, che era stato criticato per le sue risposte sul Russiagate.
Più di 350 giornali in tutti gli Stati Uniti, grandi e piccoli, hanno risposto agli implacabili attacchi di Trump contro gran parte dei media tradizionali, accusati di diffondere “notizie false” e di essere “nemici del popolo”.
La risposta collettiva è stata organizzata dal Boston Globe e si intitola “Journalists are not the enemies”.