Trump esclude l’Unione europea dai dazi su acciaio e alluminio
Alla vigilia dell'entrata in vigore delle misure Washington accetta di esentare l'Ue e altri quattro paesi
L’Unione europea rimane per il momento esclusa dai dazi su acciaio e alluminio voluti dal presidente degli Stati Uniti, Donald Trump.
A riferirlo, il 22 marzo 2018, è stato il rappresentante dell’amministrazione Usa, Robert Lighthizer, davanti alla commissione Finanze del Senato a Washington, alla vigilia del giorno di entrata in vigore delle misure protezionistiche.
Lighthizer ha spiegato che nella fase iniziale dei dazi su acciaio e alluminio diversi alleati americani saranno esentati.
Oltre all’Ue rimangono esclusi per il momento anche Argentina, Australia, Brasile e Corea del Sud, mentre Canada e Messico erano già stati lasciati fuori dalla lista.
“Abbiamo concordato di lanciare immediatamente un processo di discussione con il presidente Trump e la sua amministrazione sulle questioni commerciali di comune preoccupazione, incluso acciaio e alluminio, con l’obiettivo di identificare esiti reciprocamente accettabili il più rapidamente possibile”, si legge nella dichiarazione congiunta rilasciata il 22 marzo 2018 dalla commissaria europea al commercio, Cecilia Malmstroem, e dal segretario di stato americano Wilbur Ross al termine del loro incontro a Washington sulla questione dei dazi.
Dopo che Trump aveva annunciato l’imminente introduzione dei dazi sulle importazioni di acciaio e alluminio, rispettivamente del 25 e del 10 per cento, grande allarme si era creato in tutta l’Unione europea, considerato che la misura andrebbe a colpire alcuni settori chiave dell’economia europea, come quello automobilistico.