Trump all’Assemblea dell’Onu: “Pronti a imporre nuove sanzioni all’Iran”
“L’America sceglierà sempre l’indipendenza e la cooperazione piuttosto che controllo e dominazione. Vi chiediamo di rispettare la nostra sovranità”. Sono le parole del presidente degli Stati Uniti, intervenuto alla 73esima Assemblea generale delle Nazioni Unite a New York.
Dura la presa di posizione nei confronti dell’Iran, contro il quale gli Stati Uniti “sono pronti a imporre nuove sanzioni”.
“L’Iran deve rimanere isolato fino a che continuerà a sostenere il terrorismo e finché le sue aggressioni continueranno”, ha detto Trump che però ha intenzione di stabilire “grandi relazioni” con Teheran, a patto che “l’Iran debba cambiare atteggiamento”.
Trump rivendica i successi delle della sua amministrazione, che “ha ottenuto più di tutte nella storia Usa”. Un brusio divertito dei presenti e risatine nella sala dell’Assemblea hanno interrotto per qualche attimo l’intervento di Donald Trump all’Onu. Molti infatti hanno sorriso rumorosamente, quando che il presidente americano ha rivendicato i suoi successi degli ultimi due anni. Alle risatine, Trump ha interrotto il suo discorso e ha esclamato: “Non mi aspettavo questa reazione”.
Il presidente americano si scaglia anche contro la Cina: “Non ci si potrà più prendere gioco degli Stati Uniti, non permetteremo più questi abusi”, ha detto Trump riferendosi agli accordi commerciali iniqui. “Rispetto Xi Jin-ping ma lo squilibrio commerciale con la Cina non sarà più tollerato”.
Lo scorso luglio gli Stati Uniti avevano annunciato nuovi dazi contro la Cina, per un ammontare di 34 miliardi di dollari.
Atteggiamento diverso invece quello tenuto da Trump nei confronti della Corea del Nord, che ha ringraziato Kim Jong-Un per il suo impegno nella denuclearizzazione della penisola.
“Missili e razzi non volano più in tutte le direzioni, i test nucleari sono finiti e alcune strutture militari sono già state smantellate”, ha detto Trump, ribadendo però che le sanzioni nei confronti di Pyongyang rimarranno fino a che il processo di denuclearizzazione non sarà completato. Trump e Kim Jong-Un potrebbero incontrarsi di nuovo nei prossimi mesi, dopo l’incontro di Singapore di giugno 2018.