Trump, archiviato il caso dei documenti riservati sottratti alla Casa Bianca: “Basta caccia alle streghe”
La giudice federale statunitense Aileen Cannon ha archiviato il caso dei documenti riservati che Donald Trump avrebbe fatto fuoriuscire dalla Casa Bianca portandoli nella sua residenza privata a Mar-a-Lago, in Florida.
Il verdetto è stato pronunciato oggi, lunedì 15 giugno, proprio all’indomani dell’attentato contro Trump a Butler, in Pennsylvania.
“Tutti i casi contro di me dovrebbero essere archiviati”, ha commentato sul social Truth l’ex presidente degli Stati Uniti, che fra poche ore sarà proclamato ufficialmente come candidato presidente del Partito repubblicano alle elezioni del prossimo novembre.
Il caso dei documenti riservati è stato archiviato per un vizio di forma: secondo la giudice Cannon la nomina da parte del Dipartimento di Giustizia di Jack Smith come consulente speciale per le indagini era incostituzionale.
Trump era stato incriminato nel giugno 2023 da una giuria federale di Miami. L’accusa nei suoi confronti era di aver sottratto documenti classificati della difesa nazionale dalla Casa Bianca dopo aver lasciato la presidenza e di essersi opposto ai tentativi del governo di recuperare tali materiali.
“Se vogliamo andare avanti e riunire la nazione dopo gli orribili eventi di sabato, questa archiviazione dovrebbe essere solo il primo passo, seguito rapidamente dall’archiviazione di tutta la caccia alle streghe”, ha commentato il tycoon, secondo cui “il Dipartimento di Giustizia democratico ha coordinato tutti questi attacchi politici, che sono un’interferenza elettorale contro l’avversario politico di Joe Biden”.
LEGGI ANCHE: Come sarebbe il mondo con un Trump bis