Trovato l’accordo per formare il nuovo governo in Bulgaria
Il partito conservatore di centrodestra Gerb ha trovato l'accordo per formare la coalizione governativa con un'alleanza nazionalista
Il partito bulgaro di centrodestra Gerb ha firmato un accordo di coalizione, giovedì 27 aprile, con una alleanza nazionalista, che porterà alla formazione di un governo presieduto dall’ex primo ministro Boiko Borisov, al suo terzo mandato dal 2009.
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L’accordo è arrivato dopo che il Gerb ha accettato la richiesta dell’United Patriots (Up), un’alleanza di tre partiti nazionalisti, di innalzare le pensioni minime di stato.
Borisov, un 57enne ex guardia del corpo e pompiere, avrà fino al 4 maggio per presentare il governo e sottoporlo al voto di fiducia in parlamento, dove la coalizione ha una maggioranza di un seggio, ma è supportata dal piccolo partito populista Will.
Con questo governo i nazionalisti andranno al potere per la prima volta.
“Abbiamo firmato l’accordo di coalizione. Abbiamo provato a coprire tutti i temi, in modo da poter garantire stabilità di governo”, ha detto Borisov ai cronisti dopo aver accettato il mandato del presidente Rumen Radev di formare il governo.
Secondo quanto riferito da Borisov, le nomine dei ministri dovranno ancora essere discusse. Vladislav Goranov dovrebbe tornare a coprire il ruolo di ministro delle Finanze, come nel precedente governo.
L’Up è una alleanza che ha fatto ricorso a una retorica anti-migranti e anti-turca durante la campagna elettorale e potrebbe portare a tensioni con la vicina Turchia.
Gli analisti politici hanno detto che il nuovo governo potrebbe sopravvivere almeno fino a giugno 2018 e potrebbe mantenere la stabilità fiscale, ma dubitano che possa fare i passi avanti necessari nel campo delle riforme che combattano la corruzione e migliorino i servizi pubblici.
“Vediamo un governo stabile almeno fino al prossimo anno, quando la Bulgaria avrà la presidenza di turno dell’Ue, questo è l’obiettivo principale”, ha detto Daniel Smilov del Centro per le strategie liberali di Sofia.
“Non mi aspetto nessuna riforma significativa a parte una leggera revisione delle politiche sul reddito. Non mi aspetto alcun cambiamento nel sistema giudiziario”, ha aggiunto.
Gerb e Up hanno concordato su alcuni punti, riguardanti una spinta per la crescita economica, il raddoppio degli stipendi degli insegnanti e un innalzamento dei salari medi mensili del 50 per cento.
Borisov si era dimesso da primo ministro al termine del 2016 dopo che il candidato del Gerb è stato sconfitto durante le elezioni presidenziali. Si è arrivati così alle elezioni parlamentari a marzo, vinte dal Gerb ma senza una maggioranza assoluta.
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