Tre autobombe dell’Isis hanno ucciso 23 persone a Mosul
Gli attacchi sono stati rivendicati dai miliziani dell'Isis, in ritirata dopo l'inizio dell'offensiva su Mosul da parte dell'esercito iracheno e appoggiata dagli Usa
L’Isis ha rivendicato tre attacchi con autobombe che hanno ucciso almeno 23 persone giovedì 22 dicembre in un quartiere orientale di Mosul, secondo i militari iracheni. A perdere la vita nell’attacco sono stati 15 civili e 8 poliziotti iracheni, uccisi dalle autobombe che sono state fatte esplodere vicino un mercato nella zona di Kokjali, che le autorità avevano riconquistato dalle mani dei jihadisti circa due mesi fa.
L’assalto dell’esercito iracheno su Mosul, sostenuto dagli Stati Uniti e lanciato il 17 ottobre 2016, è la più grande operazione militare in Iraq dall’invasione statunitense del 2003.
I miliziani del sedicente Stato islamico durante la ritirata hanno ripetutamente attaccato le aree riconquistate dall’esercito, uccidendo o ferendo i civili che si spostano nella direzione opposta.
Le autorità irachene non rilasciano dati sui civili o i militari colpiti a Mosul, ma fonti mediche hanno riferito che decine di persone vengono ferite ogni giorno nella battaglia di Mosul.
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