TRANSEUROPA Festival: come le città creano nuove forme di solidarietà e pace in tempi di migrazioni
La Fondazione Studio Rizoma (partner di Transeuropa festival) sta lavorando alla costruzione di una rete permanente di città europee e africane che promuova l’approccio municipale al movimento delle persone e alla diversità culturale.
Su questo, decisivo è il ruolo dei Comuni che lavorano in prima linea e sono i primi a doversi confrontare con i flussi di persone in movimento. Si tratta di un vero e proprio ruolo pedagogico per trasmettere e proiettare alla città una visione nei comportamenti, nelle modalità di relazione, fuori dai luoghi comuni e dalla paura della diversità.
Viviamo in un periodo di trasformazioni epocali, che comportano una rivoluzione del nostro mondo e un riassetto dei rapporti di forza globali. Le emergenze planetarie sono tre in crescita e collegate fra loro: guerre, cambiamenti climatici, disuguaglianze. Queste tre emergenze sono frutto e corrispondono ad una situazione di cambiamento climatico politico e culturale traumatico. Rappresentano inoltre i principali driver di un sempre più crescente movimento di persone che interessa gran parte del pianeta. Un ruolo cruciale e determinante sarà quello delle città, le municipalità infatti, avranno una grande responsabilità nel veicolare le informazioni, la promozione sociale, politica e culturale di scambi e della diversità culturale come asset per le nostre comunità. Quali strumenti hanno a disposizione? Cosa può fare L’Europa per supportare questo lavoro e agevolare una modalità di accoglienza e inclusione con caratteri comuni per tutte? Ci piace immaginare queste città come spazi democratici in cui le persone di origini diverse possano vivere insieme e creare nuove forme di solidarietà e connessioni.
“Le città sono luoghi in cui ci presentiamo per la vita, e talvolta in cui ci presentiamo per paura o per minacce alla nostra vita. Sono cresciuto come immigrato e l’ospitalità che mi è stata mostrata mi ha reso una persona, un padre e un marito migliore! Come sindaco, voglio far sentire agli altri la stessa cosa, e spero che le nostre braccia aperte li rendano un talento migliore, un collaboratore e un membro solido della nostra società!” Erion Veliaj Sindaco di Tirana
Con un approccio interdisciplinare questo panel, a cura di Fondazione Studio Rizoma, vuole offrire una bussola virtuale, nuove lenti per orientarsi nel dibattito odierno, per interpretare il presente ed immaginare il futuro andando oltre i confini del mainstreaming e fornendo idee e spunti di riflessione alternativi. Cercheremo di scardinare i luoghi comuni e i populismi che spesso rendono i nostri Paesi ostaggio di pensieri e politiche malsane che hanno come unico risultato quello di allontanarci sempre di più da un senso di comunità e di appartenenza collettiva che deve necessariamente essere su scala globale.
“I migranti sono una grande risorsa per lo sviluppo di ogni comunità, sono fonte di contaminazione positiva, ed evitano chiusure frutto di egoismi e localismi. Il livello comunale è il livello concreto della convivenza pacifica quotidiana di migranti e nativi. *Di particolare importanza la istituzione da me sostenuta insieme ad altri eurodeputati ex sindaco di un Intergruppo Urban che vorrà sostenere nuovi progetti e modelli per accoglienza e coabitazione.” Leoluca Orlando (Già sindaco di Palermo oggi Europarlamentare)
In questa occasione verrà presentata dagli attivisti di Natura Comune la proposta di legge di iniziativa popolare ‘Xenia’ sull’accoglienza dei migranti, costruita attraverso una serie di assemblee civiche deliberative dal basso, con il contributo di giuristi, sociologi, economisti, filosofi e delle migliori buone pratiche da tutta Europa.
Con Erion Veliaj (Sindaco di Tirana), Clare Hart (Vicepresidente di Montpellier Méditerranée Métropole), Mimmo Lucano (Sindaco di Riace e Europarlamentare), David Yambio (Pact for Equality Advocate e portavoce per i diritti umani), Leoluca Orlando ( Europarlamentare)
Modera Letizia Tortello (Vice Capo Esteri La Stampa)