Tolkien, niente sequel per “Il Signore degli Anelli”. Gli eredi dello scrittore vincono la causa
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The Estate of J. R. R. Tolkien, la fondazione britannica che riunisce gli eredi dello scrittore John Ronald Reuel Tolkien (1892-1973), ha vinto due cause contro l’autore statunitense Demetrious Polychron per il suo libro ‘The Fellowship of the King’, che aveva pubblicato e promosso commercialmente come “il seguito perfetto de ‘Il Signore degli Anelli'”.
Nell’aprile di quest’anno Polychron ha intentato una causa civile contro The Estate of Tolkien Estate e Amazon, sostenendo che la serie televisiva di Amazon “Il Signore degli Anelli – Gli anelli del potere” violava il copyright del suo libro, avendolo in buona parte copiato per la sceneggiatura.
La Corte distrettuale della California ha respinto sommariamente la causa, ritenendo che il libro stesso di Polychron costituisse una violazione e non potesse essere utilizzato come base per una richiesta di risarcimento (il presunto plagiato aveva reclamato ben 250 milioni di dollari come risarcimento danni). The Estate of Tokien ha intentato una causa separata contro Polychron per ottenere un’ingiunzione che impedisca l’ulteriore distribuzione di “The Fellowship of the King”.
Nella sentenza emessa dal giudice Steven V. Wilson il 14 dicembre, il tribunale ha inflitto un’ingiunzione permanente che impedisce a Polychron di distribuire ulteriori copie del suo libro e di realizzare altre opere derivate basate sui romanzi di J.R.R. Tolkien. Il giudice ha, inoltre, ordinato a Polychron di distruggere tutte le copie fisiche ed elettroniche del suo libro e di presentare una dichiarazione, sotto pena di spergiuro, di aver ottemperato alla prescrizione.