Thailandia, proteste in piazza contro la decisione del governo di bloccare i siti pornografici
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Thailandia: proteste contro il blocco di Pornhub e altri siti a luci rosse
In Thailandia diverse persone sono scese in piazza per protestare contro la decisione del governo di bloccare numerosi siti porno, tra cui Pornhub. In tutto, infatti, sono stati bloccati circa 190 portali, con il ministro dell’Economia e del digitale, Puttipong Punnakanta, che ha dichiarato che il blocco rientra in una stretta molto più ampia volta a limitare non solo l’accesso ai siti pornografici, ma anche a quelli di gioco d’azzardo, che in Thailandia sono illegali. Il ministro, inoltre, ha anche aggiunto che la decisione non ha nulla a che fare con un filmato a luci rosse finito sul web, che immortala una personalità di spicco della società thailandese in atteggiamenti intimi.
Subito dopo la decisione del governo, sui social è montata la protesta con l’hashtag #SavePornhub che è diventato trend topic nel giro di poche ore. Sul web, dunque, è nato un movimento spontaneo, che poi è sceso in piazza per protestare contro le legge del governo. “Vogliamo che l’accesso a Pornhub sia libero. Le persone hanno diritto di scegliere” ha dichiarato un gruppo di attivisti. Secnondo Pornhub, la Thailandia è tra i primi 20 Paesi per traffico quotidiano. Gli utenti thailandesi, infatti, hanno trascorso mediamente 11 minuti e 21 secondi sul portale pornografico.
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