La polizia turca ha ucciso cinque miliziani dell’ISIS
Mercoledì 12 luglio, in una casa in un quartiere centrale della città turca di Konya, la polizia locale ha ucciso 5 miliziani del sedicente Stato Islamico. Nell’operazione quattro poliziotti sono rimasti leggermente feriti. A riferirlo è stata l’agenzia di stampa Reuters, citando fonti dell’ufficio del governatore provinciale.
Le forze speciali hanno lanciato l’operazione nel quartiere Meram della città alle 4:15 del mattino ora italiana. Le forze di sicurezza di Ankara sono intervenute tempestivamente dopo aver ricevuto informazioni credibili riguardo un imminente attentato terroristico da parte della cellula di Konya.
Secondo l’intelligence, l’attentato era legato all’anniversario del tentativo di colpo di stato avvenuto in Turchia il 15 luglio 2016.
L’operazione è stata lanciata come parte delle misure di sicurezza previste per proteggere gli edifici lungo il percorso utilizzato dai veicoli militari che sfileranno per la città. Secondo fonti dell’ufficio del governatore di Konya, il raid nella casa aveva l’obiettivo di arrestare un miliziano del sedicente Stato Islamico.
Nell’operazione sono stati sequestrati cinque fucili mitragliatori kalashnikov, una pistola e diverse munizioni. Le indagini al momento sono concentrate sull’identificazione delle vittime.
La polizia ha al momento sigillato l’area e tutti veicoli della zona sono stati fermati e perquisiti. Altre incursioni della polizia sono state condotte a 10 diversi indirizzi nella città di Konya.
I miliziani del sedicente Stato Islamico, in passato, hanno già effettuato attacchi con armi da fuoco e bombe in Turchia. Inoltre, molti combattenti stranieri negli ultimi anni hanno attraversato il confine tra Turchia e Siria per unirsi al gruppo jihadista.
Secondo i funzionari turchi, Ankara ha già arrestato più di 5 mila sospettati di appartenere al sedicente Stato islamico e deportato oltre tremila miliziani stranieri provenienti da 95 paesi diversi.
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