Terremoto di magnitudo 7.7 nel Sud-est asiatico: si temono “migliaia di vittime”

Epicentro in Myanmar, ma la scossa ha provocato danni anche in Thailandia ed è stata avvertita in Cina, Laos e Vietnam
Un forte terremoto – magnitudo 7.7 – ha provocato gravi danni e probabilmente “migliaia di morti” nel Sud-Est asiatico nella tarda mattinata di oggi, venerdì 28 marzo (quando in Italia erano le 7.20 del mattino). Un ospedale di Naypyidaw, la capitale del Myanmar, è stato dichiarato “area con molte vittime”. Nel crollo del monastero di Wailuwun a Taungoo, in Myanmar, sono morti 5 bambini e un religioso. Secondo il Servizio geologico degli Stati Uniti, lo Us Geological Survey, “è probabile che si verifichino migliaia di decessi” a causa del terremoto.
A Bangkok, capitale della Thailandia, il sisma ha provocato il crollo di un grattacielo di 30 piani in costruzione: almeno 90 persone, tra cui 43 operai, sono rimaste intrappolate sotto le macerie. Al momento sono stati recuperati 8 morti.
Earthquake sum up 3pm (Mynamar/Thailand)
– 7.7 quake hit near Mandalay/Myanmar
– Hundreds of homes collapsed (various Myanmar cities)
– Strong shocks in Thailand + multiple building collapse in Bangkok
– USGS predicts thousands of people dead(Bangkok clips from social media:) pic.twitter.com/kJodTn6BIg
— Florian Witulski (@vaitor) March 28, 2025
L’epicentro del terremoto – di potenza 300 volte superiore a quello che nel 2016 mise in ginocchio il Centro Italia – è stato localizzato in un punto a 16 chilometri a nord-ovest da Sagaing, città di 300mila abitanti nel centro del Myanmar, a una profondità di 10 chilometri nel sottosuolo. Dieci minuti dopo c’è stata una scossa di assestamento, di magnitudo 6.4, anche questa con epicentro vicino a Sagaing.
Le scosse sono state avvertite anche nella provincia sud-occidentale dello Yunnan, in Cina, e in Laos e Vietnam. Gli aeroporti di tutta la Thailandia, a partire dallo scalo intercontinentale di Bangkok, hanno sospeso le operazioni.
#BREAKING A 7.9-magnitude earthquake struck Myanmar, according to the China Earthquake Networks Center.
Neighboring regions, including Thailand and China’s Yunnan Province, felt significant tremors. #Myanmar #earthquake pic.twitter.com/qgRHQ7ltjl
— 鳳凰資訊 PhoenixTV News (@PhoenixTV_News) March 28, 2025
Un funzionario dell’ospedale di Naypyidaw, capitale del Myanmar, ha riferito che i feriti si stanno riversando “in massa” dentro e fuori dal nosocomio. Fonti giornalistiche dell’agenzia di stampa francese Afp a Naypyidaw hanno detto che le strade della città sono state piegate dalla forza tellurica e molti edifici hanno subito forti danni. Sui social media circolano diversi filmati che mostrano persone in fuga da edifici a Bangkok.
In Myanmar la giunta militare al potere ha decretato lo stato di emergenza in sei regioni e ha lanciato una richiesta di aiuti umanitari internazionali. Il capo della giunta militare, Min Aung Hlaing, è arrivato in uno dei principali ospedali di Naypyidaw dove vengono curati i feriti, anche per strada. Secondo quanto riferito dal quotidiano The Global Newlight of Myanmar, il terremoto ha causato il crollo del vecchio ponte di Sagaing e di diversi edifici a Mandalay, Nay Pyi Taw, Pyinmana, Aungban e Inle.
La premier thailandese Paetongtarn Shinawatra ha interrotto una visita ufficiale nell’isola meridionale di Phuket per convocatore un “incontro urgente” e fare il punto sulla situazione post-terremoto. “È ora sicuro per tutti tornare nelle loro sistemazioni”, ha fatto sapere qualche ora dopo. “Gli edifici con problemi sono quelli in costruzione, dove sia l’integrità strutturale che la stabilità delle pareti sono preoccupazioni”. La premier ha assicurato che non c’è rischio di tsunami poiché il terremoto è avvenuto abbastanza lontano dalla costa. “Vogliamo rassicurare il pubblico che le scosse di assestamento successive a questo evento non rappresenteranno una minaccia significativa. I residenti degli edifici alti che hanno subito danni minori possono tornare in sicurezza nelle loro abitazioni”, ha aggiunto.
La Farnesina ha inviato un sms di allerta a tutti i connazionali che al momento risultano nei due Paesi: in Myanmar si contano un centinaio di connazionali, in Thailandia circa 7.000. Il Ministero degli Esteri italiano “sta verificando a livello europeo la possibilità di azioni comuni del Sistema di Protezione civile europea”. “La Protezione Civile italiana è in contatto con il meccanismo europeo delle protezioni civili e si sta facendo una valutazione condivisa a livello Ue della situazione e dei danni. Al momento le informazioni, specie per il Myanmar, sono molto incerte”, si legge in una nota della Farnesina.
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