Francia, terremoto di magnitudo 4.0 provocato da una centrale geotermica
Un terremoto di magnitudo 4.0 sulla scala Richter è stato registrato all’alba del 26 giugno 2021 a Strasburgo, in Francia. La Rete nazionale francese di monitoraggio sismico (Renass) ha classificato la scossa, avvertita in tutta la regione alsaziana e nelle vicina Germania, come un terremoto “indotto” dall’attività umana: un progetto geotermico fermo dal 2020 è stato infatti la causa del sisma, il più forte mai avvenuto nell’area negli ultimi 17 anni (ricordando il terremoto di magnitudo 5.1 del 2004).
La terra ha continuato a tremare anche dopo il sisma registrato alle 5:00 di questa mattina, anche se in maniera più lieve. Un’altra scossa, stavolta di magnitudo 2.0 sulla scala Richter, è infatti stata avvertita cinque minuti dopo la prima a nord di Strasburgo, nei pressi della cittadina di La Wantzenau. Proprio qui si trova uno dei pozzi scavati nell’ambito del progetto geotermico diretto dalla centrale alsaziana di Fonroche. Il sisma non ha provocato vittime né danni ingenti, ma ha alimentato diverse polemiche a livello politico.
Tremblement de terre d'une magnitude a priori de 3,4 à 5h00 #Renass dans la métropole de Strasbourg
C'était du vraiment costaud cette fois
Toute la maison a tremblé pendant quelques secondes
Merci aux apprentis sorciers de la géothermie profonde pr ce réveil brutal 😡 #flippant pic.twitter.com/HDHCjdXVUV— Alain Fontanel (@AlainFontanel) June 26, 2021
Il terremoto di questa mattina non è l’unico avvenuto nella zona a causa del progetto geotermico, già causa (pare) di una decina di scosse negli ultimi nove mesi. Tuttavia il sisma che oggi ha spaventato Strasburgo è stato il più importante degli ultimi tempi. “Questa volta è stata davvero dura”, ha scritto su Twitter uno dei leader dell’opposizione nel Consiglio comunale della città francese, Alain Fontanel. “L’intera casa ha tremato per alcuni secondi. Grazie agli apprendisti stregoni dell’energia geotermica profonda per questo brutale risveglio”, ha proseguito Fontanel, ex socialista oggi membro del partito del presidente Emmanuel Macron, La République en marche, e fino al 2020 vicesindaco nella precedente giunta, sostituita dall’amministrazione di Jeanne Barseghian, esponente dei Verdi.
Il progetto geotermico di Fonroche
Il sisma, inizialmente stimato di magnitudo 4.3 dal Dipartimento per l’analisi e il monitoraggio ambientale della CEA (Commissione francese per l’energia atomica e le energie alternative – CEA-Dase), è stato attribuito alle attività della centrale di Fonroche, un progetto volto a sfruttare l’energia geotermica profonda ormai fermo dal dicembre dello scorso anno. Sviluppata a nord di Strasburgo, nei comuni di Vendenheim e Reichstett, vicino a La Wantzenau, a partire da ottobre la centrale ha condotto una serie di test che prevedevano l’iniezione nel sottosuolo di ingenti quantità di acqua ad alta pressione, responsabili di almeno una decina di scosse sismiche nella regione.
Map of felt reports received so far following the #earthquake M4.1 in France-Germany Border Region 41 min ago pic.twitter.com/jN8TDCCNnl
— EMSC (@LastQuake) June 26, 2021
Per questo motivo, visti i rischi per la popolazione, il 7 dicembre 2020 le autorità della prefettura del Basso Reno hanno annunciato che il progetto è stato definitivamente interrotto a seguito di una serie di terremoti più o meno intensi – tra cui uno di magnitudo 3.5 sulla scala Richter classificato come “indotto” dal Renass. Eppure, nonostante il fermo delle operazioni e l’ammissione da parte della Fonroche géothermie, capofila del progetto, che tali proprie attività sono state la causa di alcuni terremoti, la terra continua a tremare. Secondo il Centro sismologico Euro-Mediterraneo, la popolazione interessata supera le 300 mila persone.
“La localizzazione e la prima stima di profondità ci fanno pensare chiaramente che questi eventi siano una continuazione dei precedenti”, ha dichiarato all’agenzia di stampa Afp il sismologo Jérôme Vergne dell’Osservatorio di scienze della terra di Strasburgo. “Avevamo continuato a registrare una persistente attività sismica negli ultimi mesi: il sottosuolo impiega del tempo per reagire alla chiusura (del progetto) e per tornare a uno stato di stress naturale”, ha aggiunto l’esperto. “Ciò che stupisce è che oggi abbiamo registrato il terremoto più importante della sequenza”.
Lo scienziato ha poi ricordato la “crisi sismica di Basilea“, la città svizzera colpita da una serie di terremoti nei primi anni 2000dopo aver interrotto un progetto geotermico locale. Il ben noto caso del progetto elvetico EGS provocò tra la fine del 2006 e il primo semestre 2007 ben. 3.500 eventi sismici, di cui tre di magnitudo 3.0 sulla scala Richter.