Le altre zone interessate sono state le regioni di Cusco, Tacna, Arequipa e Moquegua; coinvolte anche Arica e Tarapaca nel Cile settentrionale. Sui social cittadini e residenti nelle zone colpite dalla forte scossa hanno confermato che questa è stata “forte e prolungata”.
Al momento sono in corso le dovute verifiche condotte dall’Istituto nazionale di difesa civile peruviano, il quale ha appunto reso noto che si sta effettuando il monitoraggio delle zone più vulnerabili per verificare l’eventuale presenza di vittime e danni. Proprio l’istituto ha ricordato che “il Perù si trova nella cosiddetta ‘cintura di fuoco’ del Pacifico, dove si registra approssimativamente l’85% dell’attivita’ sismica mondiale”.
Nel frattempo anche il Pacific Tsunami Warning Center sta controllando le attività nel Pacifico: al momento, sulla base di tutti i dati disponibili, sembra non esserci pericolo di un’imminente tsunami distruttivo.