Terremoto nelle Filippine: almeno 16 morti
Una forte scossa di terremoto di magnitudo 6.3 è stata registrata nelle Filippine nella regione centrale. Il bilancio provvisorio è di almeno 16 morti, decine di feriti e due palazzi crollati.
Secondo quanto riporta l’Istituto geofisico americano (Usgs), l’epicentro del sisma è localizzato a circa un centinaio di chilometri da Manila.
Un palazzo è crollato nella città di Poroc uccidendo tre persone, mentre in nel crollo di un altro edificio a Lubao sono rimaste uccise un’anziana donna e la nipote. Lo riferiscono i media locali.
Il sisma è stato avvertito intorno alle 17 di lunedì 22 aprile 2019 (in Italia erano le 11). Si prevedono scosse di assestamento e pesantuìi danni.
Molti edifici sono stati evacuati e migliaia di persone si sono riversate sulle principali strade della città di Makati e nei quartieri d’affari di Pasig e Taguig. Alcuni massi sono caduti su un’autostrada. L’aeroporto Clark e le linee ferroviarie sono stati chiusi.
Renato Solidum, a capo dell’Istituto sismico del governo, ha affermato che il terremoto non è stato abbastanza forte da scatenare uno tsunami.
Terremoto nelle Filippine: il video virale della cascata d’acqua dal grattacielo
Un video diffuso sui social network mostra un grattacielo di Manila che viene scosso dal sisma a tal punto da far precipitare l’acqua di una piscina sul tetto giù da un fianco come una cascata.
Sotto le macerie di una palazzina e di un centro commerciale ci sono ancora persone vive, intrappolate: “I soccorritori ci dicono che si sente gente gridare, che implora di essere salvata”, ha dichiarato la governatrice della provincia di Pampanga, a nord-ovest di Manila, Lilia Pineda.
Calata la notte, i soccorsi non sono stati interrotti, ma il lavoro è stato reso difficile dall’assenza di corrente elettrica. Alla fine, nella notte sono stati ritrovati altri corpi, tra le macerie di un supermercato e delle case di un villaggio a nord di Manila.