Terremoto Albania, la Croce rossa di Tirana a TPI: “La situazione è difficile, stiamo ancora cercando superstiti tra le macerie”
Terremoto Albania, la Croce rossa di Tirana a TPI: “La situazione è difficile, stiamo ancora cercando superstiti tra le macerie”
“L’ultima scossa è stata meno di un’ora fa, di magnitudo 4.9”. A parlare è Zamir Muça, responsabile delle Pubbliche Relazioni Pubbliche della Croce Rossa a Tirana, contattato telefonicamente da TPI. “La situazione è difficile, sono scese in campo le forze d’emergenza civili e anche militari, che stanno cercando superstiti tra le macerie, non solo a Durazzo ma anche nei dintorni”.
I soccorritori della Croce Rossa albanese sono sul campo, conferma il responsabile a TPI. “Uno degli edifici distrutti è un palazzo di cinque piani e si trova vicino ai nostri uffici a Durazzo”, aggiunge. La scossa più potente, quella delle 3.50 circa di questa notte, ha provocato almeno 15 morti, mentre centinaia di persone sono rimaste sotto le macerie.
Le autorità stanno lavorando da stamattina per predisporre le tende all’interno dello stadio di Durazzo e consentire agli sfollati di dormire lì stanotte. “I nostri volontari sono lì e stanno dando una mano”, dice Muça, che aggiunge: “Al momento la questione principale è fornire supporto psicologico alle persone maggiormente colpite, ed è quello che stiamo facendo. Laddove necessario stiamo facendo anche interventi di primo soccorso, distribuendo acqua e beni di prima necessità”.
Non è semplice gestire la situazione dei feriti, che sono centinaia. Il presidente della Croce Rossa Italiana e della Federazione internazionale della Croce Rossa e Mezzaluna Rossa, Francesco Rocca, ha dichiarato al Tg1 che gli ospedali sono pieni. “La situazione è estremamente impegnativa”, ha detto, “ma è presto per dare un numero preciso dei feriti”. Gli aiuti della Croce Rossa italiana e della Protezione civile sono partite per raggiungere l’Albania.
Anche l’Ospedale militare americano di Tirana, che è un istituto privato, sta dando una mano con i feriti, come conferma a TPI Alion, infermiere albanese che lavora al suo interno.
“Tutti noi dello staff siamo qui per l’emergenza, lavoriamo da 24 ore e stiamo fornendo cure gratuite per tutti coloro che sono stati colpiti”, racconta in un messaggio vocale. “L’ospedale pubblico di Tirana è pieno di feriti quindi anche noi abbiamo aperto le porte a tutti i feriti che necessitano di cure mediche”.