Tecnologie morenti
Il Time stila la lista dei cinque prodotti che stanno per sparire dalle nostre vite. Uccisi dal progresso tecnologico
Non è facile prevedere quali saranno i prodotti tecnologici che ci faranno compagnia nei prossimi cinque anni ma, al contrario, è semplice individuare quelli che spariranno dal nostro quotidiano. Questo almeno secondo Micah Singleton, il cui elenco è stato riportato dal Time proprio nei primi giorni dell’anno nuovo.
Il settore tecnologico si sviluppa a una velocita esponenziale, che aumenta sempre di più con il passare degli anni. Così oggetti che ci sembravano fondamentali vengono surclassati da nuovi gioielli tecnologici, migliori in prestazioni e in funzionalità. Singleton ha individuato cinque tra questi articoli destinati a scomparire nel prossimo futuro.
Il primo dell’elenco è il lettore Blu-ray e DVD. L’avvento dello streaming e la possibilità di affittare o scaricare film da internet ha rivoluzionato nel giro di pochi anni questo mercato, il cui declino viene attribuito principalmente a Netflix. Il sito internet permette di guardare film, programmi e telefilm quando si preferisce, pagando solo un canone mensile. Come lui ne esistono tanti altri che aumentano la qualità e il numero delle pellicole e degli show televisivi a disposizione rendendo l’appeal di DVD e Blu-ray quasi nullo.
Il navigatore GPS, come il celebre “Tom Tom”, che tanto successo ha avuto nei primi anni del 2000, è uno degli articoli tecnologici che soffre l’avanzata degli smartphone. Dal 2008 i cellulari di ultima generazione hanno infatti accesso alla rete GPS e sono dotati a tutti gli effetti delle funzionalità di un vero e proprio navigatore satellitare. Data la diffusione capillare di dispositivi iPhone e Android, la vendita dei singoli navigatori scende di anno in anno del 15-20 per cento.
Il progresso inarrestabile degli smartphone ha colpito anche la fascia più a buon mercato delle macchine fotografiche digitali. Negli ultimi anni, il netto miglioramento di pixel, zoom ed effetti delle macchine fotografiche integrate ai cellulari ha fatto preferire questi alle macchine fotografiche più a buon mercato. La comodità di girare con un solo dispositivo piuttosto che due con quasi le stesse caratteristiche sembra esserne la causa principale. Anche se il passaggio non è ancora definitivo, Singleton prevede che fra pochi anni marchi come Nikon, Sony e Canon dovranno abbandonare la produzione della linea più economica per concentrarsi sui dispositivi di fascia medio-alta.
Ancora molto diffusa, negli Stati Uniti come nel resto del mondo, la connessione internet dial-up, ovvero quella attraverso i vecchi modem, sembra tuttavia destinata a scomparire. La connessione a banda larga, più veloce e più potente, ne prenderà il posto. Negli Stati Uniti il 65 per cento della popolazione ha a disposizione la connessione broadband, ma la domanda di copertura delle aree ancora sprovviste è molto alta e le compagnie che offrono questo servizio si espandono velocemente. Insieme alla diffusione dell’accesso internet via cavo, collegato alla tv, e allo sviluppo di nuove possibili modalità di connessione come quella satellitare, nel giro di qualche anno la connessione a banda larga farà sparire il modem dalle nostre case e dai nostri uffici.
Negli ultimi anni molte case automobilistiche hanno sostituito le classiche chiavi della macchina con nuove chiavi “smart”. I consumatori sembrano apprezzare il cambiamento che permette di aprire la macchina autonomamente tramite un sistema di riconoscimento, di far partire la macchina solo con un pulsante e di preriscaldare o raffreddare la temperatura interna del veicolo tramite un sistema radio. Questa nuova tipologia di chiavi potrebbe però ben presto essere rimpiazzata dagli smartphone. Difatti, già esistono applicazioni che permettono di accendere o spegnere il veicolo, abbassare o alzare i finestrini e aprire il bagagliaio, il tutto a distanza e con un semplice click. Una di queste è Viper Smart Start, un’app gratuita per il momento disponibile solo negli Stati Uniti.