Un tassista afferma che l’incendio alla Grenfell Tower di Londra è partito dal suo frigo
Il rogo sarebbe stato provocato da un corto circuito partito da un frigorifero situato all'interno dell'abitazione di Behailu Kebede, tassista etiope di 44 anni. La polizia sta indagando sull'accaduto
Il rogo scoppiato nella Grenfell Tower di Londra mercoledì 14 giugno, che ha provocato 30 morti accertati e almeno 76 dispersi, è stato provocato da un corto circuito partito da un frigorifero situato all’interno dell’abitazione di Behailu Kebede, tassista etiope di 44 anni, che ora si dice “distrutto” per quello che è successo.
Kebede viveva nell’appartamento al quarto piano del grattacielo. Secondo l’Independent, l’uomo era nella sua casa quando dal frigo è divampato un piccolo incendio. Kebede allora ha bussato alla porta della sua vicina, Maryann Ada, che viveva all’interno 14 e l’ha avvisata di quanto stava accadendo.
“Ha bussato alla mia porta e mi ha detto che c’era un incendio nel suo appartamento. Erano le 00:50 e stavo dormendo, ma mi ha svegliato. L’incendio era piccolo nella cucina, potevo vedere le fiamme perché la porta dell’appartamento era aperta e non è scattato alcun allarme”, ha dichiarato la vicina al quotidiano britannico DailyMail.
Stando alle ricostruzioni, l’incendio è divampato in soli 15 minuti e le fiamme hanno invaso il grattacielo in pochissimo tempo.
Mentre cercava di mettersi in salvo, Kebede avrebbe lanciato l’allarme con una telefonata alle 00:54. Pochi minuti dopo i vigili del fuoco sono arrivati sul luogo.
“Sono disperato, conoscevo così tanti di quelli che sono morti nell’incendio”, ha dichiarato l’uomo al Mirror. Al quotidiano britannico alcuni amici di di Kebede hanno detto: “Ha chiamato la polizia e ha subito spiegato quello che stava accadendo. Non riesce a perdonarsi per quanto accaduto ma sa che non poteva fare altro. È sollevato solo dall’essere riuscito ad avvertire i suoi vicini”.
La polizia ha interrogato l’uomo e ha avviato un’indagine penale per capire se qualche individuo o società debbano essere ritenuti legalmente responsabili per quanto accaduto.